Vox Animae; Opera di Alessandro Castagna per il Vincitore di SANREMO25

Vox Animae, il Trionfo della Voce, l’Ascensione del Maestro.
Sommario
“Vox Animae”, l’ultima opera della collezione SANREMO25
“Vox Animae”, l’ultima opera della collezione SANREMO25, è un tributo al vincitore del Festival di Sanremo, che qui viene consacrato Sensei, colui che ha attraversato il percorso della musica e della parola fino a diventare guida e custode del suono.
L’opera di Alessandro Castagna si allontana dal concetto di vittoria inteso come semplice affermazione: non è l’apice di un successo momentaneo, ma la trasformazione di una voce in una forza universale. Il vincitore non è più solo un interprete, ma un elemento di connessione tra il canto e l’etere, tra la materia e l’energia invisibile del suono.
L’Equilibrio tra Forma e Vibrazione
La scena è pervasa da una delicatezza inafferrabile: il Sensei, avvolto in tessuti fluttuanti, si fonde con il movimento di un leone potente ma etereo, un simbolo di dominio e consapevolezza interiore. La tecnica pittorica evoca l’arte dell’inchiostro su carta di riso, in cui il tratto leggero e sfumato dissolve i confini tra il fisico e l’immateriale.
La veste del Sensei, sospesa nel vento come un soffio di armonia, diventa il prolungamento del suono stesso, così come la criniera del leone, che non è solo un simbolo di potenza, ma la rappresentazione della vibrazione sonora trasformata in forma visiva.
Ogni dettaglio evoca l’idea che la musica non sia solo esecuzione, ma creazione continua, un flusso che si estende oltre il tempo e lo spazio.
Il Suono come Essenza, non come Strumento
“Vox Animae” celebra la voce come entità autonoma, capace di modellare il mondo attorno a sé. Il Sensei non cavalca un leone, ma la propria voce, che si manifesta attraverso la materia dissolta in pura vibrazione.
La tradizione e l’innovazione si fondono in una visione che trascende l’atto stesso del cantare: la voce diventa presenza, eco universale, non un suono che si disperde, ma un’essenza che si propaga.
L’opera richiama le antiche filosofie orientali, in cui l’armonia tra l’essere umano e la natura si basa sull’equilibrio tra l’azione e la contemplazione, tra la creazione e l’ascolto.
Contro l’Omologazione, per un’Armonia Differente
Nell’era della riproducibilità infinita e della standardizzazione musicale, “Vox Animae” si oppone alla fusione indistinta. Non uniforma, ma distingue. Non dissolve, ma scolpisce.
La sua struttura è una dichiarazione di indipendenza della musica come forza individuale: il suono si fonde con la materia senza perdere la propria unicità. Il vincitore non è un semplice esecutore, ma colui che ha trovato la propria voce e l’ha elevata al rango di essenza universale.
“Vox Animae” è l’ultima opera della collezione SANREMO25, il culmine di un percorso artistico che ha esplorato il legame tra il suono e la materia, tra la voce e il tempo.
Il canto non è più solo espressione, ma vita che risuona oltre il limite dell’umano.
“Struttura Armonica” – Premio della Critica
Con Struttura Armonica, Alessandro Castagna porta la ricerca artistica e musicale in una dimensione di pura analisi visiva, celebrando il Premio della Critica come il riconoscimento alla riflessione, alla sperimentazione e alla scomposizione consapevole del suono. Se il vincitore del Festival è il Sensei, colui che trascende la materia per farsi essenza della voce, il premiato dalla critica è Deshi, l’eterno apprendista del suono, colui che non si limita ad accettare le armonie, ma le esplora, le scompone e le ricostruisce, cercando sempre nuove possibilità di espressione.
L’opera si sviluppa attraverso un linguaggio astratto e geometrico, dove la melodia non si espande liberamente, ma prende forma attraverso strutture che si sovrappongono e si intrecciano, suggerendo un sistema complesso e in continua trasformazione.
L’Equilibrio tra Struttura e Propulsione
A differenza di un’armonia immediata e fluida, Struttura Armonica introduce un equilibrio dinamico tra logica e intuizione, tra costruzione e rottura. Le forme geometriche non sono rigide, ma in dialogo costante, con intersezioni che suggeriscono un pensiero che si evolve, che non si ferma alla superficie ma cerca di spingersi oltre.
Alla base della composizione, il colore rosso emerge come il principio generativo, il punto in cui l’analisi si trasforma in nuova creazione. Questo rosso non è solo contrasto visivo, ma una pulsazione, un cuore che batte sotto la razionalità della struttura, un impulso che guida lo sguardo e invita a trovare nel calcolo un’emozione, un’espressione viva e autentica.
Il Gesto del Deshi: Origine o Destinazione?
Deshi è il punto focale dell’opera, figura in bilico tra osservazione e azione, tra comprensione e intuizione. Il suo gesto è emblematico: la mano tesa indica qualcosa, ma il suo significato rimane sospeso. Sta forse indicando il punto di partenza del percorso, il luogo da cui si genera il suono, oppure sta tracciando una direzione, mostrando la strada da percorrere per arrivare a un nuovo equilibrio musicale?
Il suo corpo non è in posa, ma in movimento, come se fosse colto nell’atto stesso del pensare, del tradurre un’intuizione in segno, in suono, in materia. È una figura che non ha certezze assolute, ma che si muove nella tensione continua tra ciò che è stato e ciò che può ancora diventare.
Un Controtempo Visivo nella Collezione SANREMO25
Nel percorso di SANREMO25, Struttura Armonica rappresenta il contrappunto perfetto a Vox Animae. Se il Sensei cavalca il suono nella sua essenza più pura, il Deshi cerca di comprenderne ogni frammento, di coglierne le strutture invisibili per rivelarne nuove prospettive.
L’opera diventa quindi un manifesto della ricerca musicale e artistica, dove la critica non è solo un giudizio, ma uno spazio di approfondimento, di intuizione e di tensione creativa. Non si premia solo il suono, ma il pensiero che lo genera, la capacità di esplorare nuove armonie senza temere la dissonanza.
Struttura Armonica è il simbolo di un’arte che non si accontenta di essere ascoltata, ma vuole essere capita, destrutturata e reinventata, un’opera che invita a guardare oltre la melodia per scoprire la struttura invisibile che regge l’intero linguaggio della musica.
Le opere saranno presentate nel servizio speciale di StudioNews – Speciale Sanremo, distribuito da Askanews e visibile su AltroStile.
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Produzione AltroStile
Articolo a cura di:
Patrizia Landini
Giornalista di Salute e Benessere
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