David Bowie, nasce il museo dedicato a lui
Lo spazio espositivo dedicato alle memorabilia del Duca Bianco aprirà nel 2025
Sarà aperto al pubblico a partire dal 2025.
Sommario
Lo spazio espositivo
David Bowie, l’archivio costituito da 80.000 pezzi tra cui lettere, costumi, foto e altri oggetti legati alla sua vita e alla sua carriera musicale, è stato acquisito dal Victoria & Albert Museum di Londra. Il museo ha annunciato che presto aprirà uno spazio espositivo dedicato interamente alle memorabilia di Bowie, che sarà aperto al pubblico a partire dal 2025. La struttura si chiamerà David Bowie Centre for the Study of Performing Art e sarà situata nella zona est della capitale del Regno Unito, vicino al sobborgo di Brixton, dove Bowie è nato e ha avuto il suo primo palcoscenico da adolescente.
La carriera
David Bowie è stato cantautore, musicista e attore, nato nel 1947 e scomparso nel 2016. Ha avuto una carriera di successo durata oltre cinque decenni, durante la quale ha prodotto molti album acclamati dalla critica e ha sperimentato con vari stili musicali.
È stato noto anche per la sua personalità eccentrica e le sue performance teatrali, che hanno influenzato molti artisti successivi. Tra le sue canzoni più famose si possono citare “Space Oddity“, “Heroes” e “Let’s Dance“. Ha anche recitato in diversi film, tra cui “L’uomo che cadde sulla Terra” e “Labirinto”.
La collezione comprende elementi inediti del processo creativo di Bowie, dai manoscritti di testi musicali ai costumi resi celebri dall’album Ziggy Stardust e dai concerti dell’Alladin Sane Tour del ’73. La collezione include anche foto e ritratti realizzati da alcuni dei maggiori fotografi del XX secolo, come Terry O’Neill, Brian Duffy e Helmut Newton.
Il Museo
Tristram Hunt, ex deputato e direttore del Victoria & Albert Museum, ha sottolineato che la collezione metterà a disposizione del pubblico elementi inediti della carriera di Bowie e del suo status di innovatore della musica e icona della cultura pop.
L’operazione è stata resa possibile grazie alla collaborazione degli eredi di David Bowie, tra cui la vedova Iman e il figlio Duncan, nonché a una donazione da 10 milioni di sterline della Blavatnik Family Foundation e della branca musicale della Warner Group.
Il museo londinese ha dichiarato di essere orgoglioso di diventare il custode di questi incredibili archivi e di avere il potere di aprirli al pubblico. L’apertura del David Bowie Centre for the Study of Performing Art rappresenta un omaggio alla straordinaria carriera di uno dei musicisti più influenti della storia del rock e del pop britannico e mondiale.
Per saperne di più
David Bowie, nato come David Robert Jones (1947-2016), è stato un’icona della musica britannica e un artista poliedrico noto per la sua carriera lunga e influente che ha attraversato diverse decadi. Oltre ad essere un cantante, Bowie era anche un produttore discografico, attore e musicista. La sua musica abbracciava una vasta gamma di generi, tra cui rock, pop, folk, soul, elettronica e sperimentale.
David Bowie emerse sulla scena musicale negli anni ’60 e divenne famoso negli anni ’70 grazie al suo alter ego Ziggy Stardust, un personaggio glam rock che divenne parte integrante del suo album “The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars” (1972). Ziggy Stardust fu il primo di una serie di personaggi che Bowie avrebbe assunto nel corso della sua carriera, dimostrando la sua versatilità artistica e il suo interesse per la teatralità e la trasformazione.
Tra gli altri album di successo di Bowie, si possono citare “Hunky Dory” (1971), “Aladdin Sane” (1973), “Diamond Dogs” (1974), “Young Americans” (1975) e “Heroes” (1977). Durante gli anni ’70, Bowie collaborò anche con altri musicisti influenti, tra cui Brian Eno e Iggy Pop, e contribuì a plasmare il suono della musica rock e pop dell’epoca.
Negli anni ’80, Bowie godette di un rinnovato successo commerciale con l’album “Let’s Dance” (1983), che includeva singoli di grande successo come “Let’s Dance”, “China Girl” e “Modern Love”. Il suo stile musicale e visivo divenne più accessibile e orientato al pop, consolidando la sua fama internazionale.
Oltre alla sua carriera musicale, David Bowie apparve anche in diversi film e produzioni teatrali. Tra i suoi ruoli più noti ci sono quello del protagonista in “L’uomo che cadde sulla Terra” (1976), il Re Goblin in “Labyrinth – Dove tutto è possibile” (1986) e Pontius Pilate in “L’ultima tentazione di Cristo” (1988).
Nel corso della sua carriera, Bowie ha continuato a reinventarsi, sia musicalmente che visivamente, e ha mantenuto una presenza significativa nella cultura pop fino alla sua morte nel 2016. Il suo ultimo album, “Blackstar” (2016), è stato rilasciato solo due giorni prima della sua morte e ha ricevuto ampi consensi dalla critica per la sua originalità e profondità emotiva.
David Bowie è spesso ricordato come uno degli artisti più innovativi e influenti del XX secolo, e il suo impatto sulla musica, la moda e la cultura continua a essere celebrato e studiato in tutto il mondo.
Articolo a cura di:
Patrizia Landini
Giornalista di Salute e Benessere
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