Claudio Cecchetto ricorda l’emozione degli anni ’70 e ’80, raccontando che erano formidabili, rivissuti in Mixed by Erry.
Sommario
Un tuffo negli anni ’70 e ’80
Mixed By Erry, un tuffo negli anni ’70 e ’80, i disk jockey regnavano incontrastati sulla musica italiana. Aspettavamo il sabato sera per ballare con la loro musica in una scaletta che era figlia delle canzoni del tempo. Fare il dj era un lavoro mitologico che permetteva ai giovani di sperimentare e di scoprire nuovi suoni e nuove tendenze musicali. Claudio Cecchetto, uno dei più famosi dj di quegli anni, ricorda con nostalgia l’epoca dei mixtape fatti in casa, quelli che contenevano musica che non si trovava altrove.
Sidney Sibilia
Il protagonista di Mixed by Erry, il nuovo film di Sydney Sibilia, che uscirà nelle sale il 2 marzo, è proprio un dj che vive e lavora in quegli anni d’oro. Il personaggio principale, Enrico Frattasio (Erry), sogna di mettere i dischi e scegliere la musica per gli altri, ma la storia prende una piega diversa da quella che si potrebbe immaginare. Il film è un flashback sulla vita di quei dj che hanno fatto la storia della musica italiana, e la storia di Erry, in particolare, diventa emblematica del percorso di chi ha vissuto quella stagione straordinaria.
Mixtape
In quegli anni, le case erano piene di musicassette, quelle ufficiali certo, ma anche quei mixtape di compilation fatte in casa, dall’amico, dal vicino di banco a scuola, magari a tema e su commissione, proprio come fa Enrico Frattasio, Erry, il protagonista del film Mixed by Erry. Cecchetto ricorda con emozione quegli anni, raccontando che erano formidabili, perché eri libero di scegliere la musica e ti andavi a scovare quella che non esisteva nel mercato italiano. Erano anni di grande libertà creativa e la musica che veniva proposta dai dj era frutto di una ricerca continua.
Gen Z
Oggi che tutto è disponibile online, non ci rendiamo conto di quella libertà e creatività che non c’è più. Cecchetto, sul tema, sottolinea che c’è molta musica orecchiabile ma poco memorabile, poca emozione. La Generazione Z non potrà mai avere la stessa esperienza che ha avuto la sua generazione, perché quella libertà di sperimentazione e di scoperta non c’è più. Un dj di oggi fa una serata, ma tutto è già stato sentito, perché la musica è scaricabile di continuo. Invece, negli anni ’70 e ’80, andavi in discoteca e ogni volta era una scoperta, come ricorda Sidney Sibilia in Mixed by Erry. Quelli sono stati gli anni del wow!
La musica d’importazione
Il celebre DJ ricorda che l’arrivo in Italia della musica d’importazione ha cambiato tutto. La musica che si sentiva alla radio o in tv era spesso triste e monocorde. La musica d’importazione, invece, era tutta un’altra storia. La gente si divertiva con il funky, Donna Summer, Giorgio Moroder. In conclusione, Claudio Cecchetto ci offre un’interessante retrospettiva sui tempi passati del lavoro da dj e delle musicassette mix. Sebbene la tecnologia abbia fatto passi da gigante e la musica sia oggi disponibile ovunque e in qualsiasi momento, l’epoca degli anni ’70 e ’80 era caratterizzata da una grande creatività e libertà artistica nel mondo della musica.
Grazie a dj come Cecchetto, il pubblico poteva ascoltare musica che non si sentiva altrove, perché non era ancora stata importata in Italia. Anche se la consapevolezza della violazione dei diritti d’autore era poca, la passione per la musica e il desiderio di far ballare la gente in pista spingevano i dj a cercare nuovi dischi all’estero e a creare le loro mixtape casalinghe. Gli anni ’80 sono stati caratterizzati da una grande produzione di musica che difficilmente sarà eguagliata. E mentre la tecnologia avanza e la musica diventa sempre più digitale, la nostalgia per quei tempi passati rimarrà sempre viva nei cuori degli appassionati di musica di ogni età, da riscoprire in Mixed by Erry.
Articolo a cura di:
Patrizia Landini
Giornalista di Salute e Benessere
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