Mancinità: scoperta una rara variante genetica.
La mancinità è stata associata a un pensiero creativo, a capacità di problem-solving e a talenti artistici eccezionali.
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Mancinità: rare varianti genetiche, che alterano le proteine alla base dell’impalcatura che garantisce la forma delle cellule, tracciano la ‘firma’ di chi utilizza la sinistra come mano dominante.
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Sommario
Mancini e ricerca
La ricerca sulla lateralità manuale è stata a lungo un campo fertile per scienziati e curiosi, poiché questa caratteristica umana affonda le radici in complessi meccanismi biologici e genetici. Un recente studio pubblicato sulla rivista Nature Communications da un team guidato dall’Istituto Max Planck per la Psicolinguistica di Nijmegen, nei Paesi Bassi, ha aperto nuove porte nella nostra comprensione di cosa rende una persona mancina.
Origini genetiche dei mancini: un nuovo studio fa luce
Questo studio si distingue per la sua profondità e ampiezza, analizzando l’intero genoma di oltre 350.000 individui, tra cui più di 38.000 mancini, grazie ai dati raccolti dalla Biobank britannica. La ricerca ha rivelato che alcune rare varianti genetiche, che influenzano le proteine alla base dell’impalcatura cellulare, sono particolarmente presenti nei mancini. Queste proteine sono essenziali per mantenere la forma delle cellule e giocano un ruolo cruciale anche nella divisione cellulare.
Il gene Tubb4b emerge come particolarmente rilevante, presentando varianti rare 2,7 volte più frequentemente nei mancini rispetto ai destrorsi. E’ interessante notare che due geni, precedentemente associati all’autismo, sono stati trovati correlati anche al mancinismo, sebbene la natura di questa associazione rimanga da chiarire.
La complessità dell’ereditarietà
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la ricerca ha evidenziato come l’ereditarietà della mancinità sia sorprendentemente bassa, meno dell’1%. Questo dato enfatizza la complessità e la multicausalità della mancinità, suggerendo l’intervento di fattori ambientali, oltre a quelli genetici, nella determinazione della preferenza manuale.
Mancinità attraverso la storia
La storia della mancinità è ricca e variegata, marcata da pregiudizi, ma anche da riconoscimenti. Nell’antichità e nel Medioevo, i mancini erano spesso visti con sospetto o associati a qualità negative. La stessa etimologia della parola “sinistra”, in latino, porta con sé connotazioni di sfortuna o malvagità.
Per secoli, ai bambini mancini veniva spesso imposto di usare la mano destra per scrivere e svolgere altre attività, una pratica motivata da credenze superstiziose e da un malinteso senso di conformità.
Con il Rinascimento e l’avanzare del pensiero umanistico, iniziò a cambiare la percezione della mancinità. Personaggi storici e poliedrici talenti come Leonardo da Vinci, che non solo era un artista eccezionale ma anche un inventore e scienziato visionario, hanno dimostrato che la mancinità non era un limite, ma piuttosto una particolarità che poteva accompagnare grandi doti intellettuali e creative.
Contributi dei mancini nella cultura e nella società
Nelle epoche successive, molti altri mancini hanno lasciato un’impronta indelebile nelle loro rispettive discipline. Marie Curie, per esempio, ha rivoluzionato il mondo della scienza con le sue ricerche sulla radioattività, diventando la prima donna a vincere un Premio Nobel e l’unica persona nella storia a vincerne due in due diverse discipline scientifiche (Fisica e Chimica).
Nel campo dell’arte, Michelangelo Buonarroti, uno dei più grandi artisti di tutti i tempi, ha creato opere straordinarie come la Statua di David e la Cappella Sistina, dimostrando una maestria e una visione artistica senza pari. Anche nella musica moderna, artisti come Paul McCartney, leggendario bassista dei Beatles, hanno mostrato come la mancinità possa influenzare in modo unico lo stile e l’esecuzione musicale.
Questi esempi illustrano come, nonostante le sfide imposte dalla società, i mancini abbiano spesso trovato modi innovativi e creativi per esprimersi e contribuire in modo significativo alla cultura e al progresso umano. La loro eredità sottolinea l’importanza di valorizzare e celebrare la diversità nelle abilità umane. La mancinità è stata associata a un pensiero creativo, a capacità di problem-solving e a talenti artistici eccezionali, sebbene sia importante sottolineare che tali doti sono distribuite in maniera unica in ogni individuo, a prescindere dalla lateralità manuale.
Verso una comprensione più profonda
La ricerca sulla mancinità aiuta a sfatare miti e pregiudizi e offre anche importanti spunti su come il cervello umano gestisce le differenze individuali. La comprensione delle basi genetiche della mancinità potrebbe avere implicazioni significative per lo studio delle asimmetrie cerebrali e per l’approccio a disturbi dello sviluppo neurologico.
La lateralità manuale, con le sue radici genetiche e il suo ricco contesto storico e culturale, rimane un campo di studio affascinante che continua a offrire spunti di riflessione sulla diversità umana. Celebrare la mancinità significa riconoscere e valorizzare le differenze che arricchiscono il tessuto della società umana, promuovendo un approccio inclusivo e aperto alla diversità in tutte le sue forme.
Articolo a cura di:
Patrizia Landini
Giornalista di Salute e Benessere
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