
Silenzio!: un grido muto tra le crepe del mondo.
Sommario
Giornata Mondiale contro l’uso dei bambini nei conflitti armati
“Silenzio!” di Alessandro Castagna si impone come una potente denuncia visiva, nella Giornata Mondiale contro l’uso dei bambini nei conflitti armati. Non è solo un’opera d’arte, ma uno strumento per non dimenticare, un simbolo della brutalità di chi priva i più piccoli della loro voce e della loro infanzia.
Al centro della scena, un bambino con un abito bianco, ricamato, suona il violino, con dignità. Ma un dettaglio spezza questa armonia: la sua bocca è coperta da un bavaglio bianco, che gli impedisce di esprimersi, di parlare, di urlare.
Sotto di lui, la terra è arida, spaccata, priva di vita, un simbolo di un mondo che non nutre, ma consuma e sfrutta. Il cielo è assente, lasciando spazio a un vuoto opprimente. Non c’è speranza, non c’è un orizzonte, solo il silenzio imposto.
Un bambino privato della voce, ma non della volontà di esistere
Non è lo strumento a essere silenziato, ma il bambino stesso, a cui è stata negata la possibilità di gridare l’ingiustizia. Eppure, con le sue mani, impugna il violino come fosse un’arma di resistenza, trasformando la musica in un atto di sopravvivenza, in un linguaggio che nessuno può zittire.
Ogni elemento dell’opera parla di privazione e al tempo stesso di forza: il bavaglio soffoca la parola, ma non la volontà di comunicare; la terra brulla non accoglie, ma il bambino resta in piedi; il silenzio è imposto, ma le corde del violino possono ancora vibrare.
Silenzio!:l’arte come strumento per non dimenticare
“Silenzio!” non è solo un’opera di denuncia, ma un monito per il presente, un’immagine che obbliga lo spettatore a riconoscere una realtà scomoda e spesso ignorata. Non guardare significa essere complici, dimenticare significa permettere che accada ancora.
L’opera verrà presentata durante StudioNews – Speciale Sanremo, in onda da CasaSanremo, in collaborazione con AskaNews, CiaoUSA e AltroStile.NET di Patrizia Landini.
Come per le altre opere della collezione, anche questa sarà notarizzata e certificata con un NFT, garantendone l’unicità e inserendola in un progetto più ampio che unisce arte e consapevolezza sociale.
In sintesi
“Silenzio!” è un’opera che parla senza bisogno di parole. Il bambino è privato della voce, ma non della capacità di resistere attraverso la musica. Il violino diventa il suo strumento di protesta, l’ultimo mezzo che gli resta per comunicare al mondo il peso dell’ingiustizia.
Ogni informazione la si può trovare su: Benessere.Community
Tutti i diritti sono riservati e il materiale è ad utilizzo esclusivo di Alessandro Castagna e Patrizia Landini
Produzione AltroStile
Cos’è la Giornata Internazionale contro l’uso dei bambini nei conflitti armati
La Giornata Internazionale contro l’uso dei bambini nei conflitti armati viene celebrata il 12 febbraio di ogni anno per sensibilizzare sul grave problema del coinvolgimento dei minori nei conflitti armati e per promuovere azioni per fermare questa pratica.
Questa data è stata scelta in ricordo dell’entrata in vigore, il 12 febbraio 2002, del Protocollo Opzionale alla Convenzione sui Diritti dell’Infanzia relativo alla partecipazione dei bambini nei conflitti armati. Tale protocollo stabilisce che nessun minore di 18 anni possa essere reclutato o utilizzato direttamente nelle ostilità, né dalle forze armate di uno Stato né da gruppi armati.
Nonostante gli sforzi internazionali, il fenomeno dei bambini soldato rimane una realtà drammatica. Secondo l’UNICEF, tra il 2005 e il 2020 sono stati verificati oltre 93.000 casi di bambini reclutati e utilizzati nei conflitti armati, sebbene si ritenga che il numero reale sia molto più elevato.
Articolo a cura di:
Patrizia Landini
Giornalista di Salute e Benessere
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