Sindrome di Cassandra in 5 situazioni
La sindrome di Cassandra è un fenomeno psicologico che colpisce molte donne e che si manifesta attraverso una bassa autostima.
Si manifesta quando le donne si sottovalutano.
Sommario
La sindrome di Cassandra è un fenomeno psicologico che colpisce molte donne e che si manifesta attraverso una bassa autostima e una continua ricerca di approvazione esterna. Spesso le donne che soffrono di questa sindrome si svalutano e si sottovalutano, subendo prevaricazioni e sopraffazioni quotidiane che possono portare a sentimenti di inadeguatezza e depressione.
La sindrome di Cassandra prende il nome dalla figlia del re di Troia che, dopo aver rifiutato i desideri del dio Apollo, fu condannata a non essere mai creduta nelle sue predizioni future. Questo mito antico è alla base della sindrome di Cassandra, che si manifesta quando le donne interiorizzano i luoghi comuni e gli stereotipi imposti dalla società. Ad esempio, l’idea che le donne siano un pericolo alla guida o che abbiano meno credibilità professionale rispetto agli uomini.
Ecco le 5 situazioni critiche
Ci sono cinque situazioni quotidiane in cui le donne tendono a svalutarsi e a sottovalutarsi, che possono portare alla sindrome di Cassandra. La prima è il manspread, ovvero quando un uomo invade lo spazio vitale della donna in un mezzo pubblico. Spesso le donne non si sentono autorizzate a rivendicare il proprio spazio e accettano passivamente questo comportamento.
Mansplaining
La seconda situazione è il mansplaining, ovvero quando un uomo spiega qualcosa a una donna in modo paternalistico e condiscendente. Questo comportamento rafforza la disuguaglianza di genere e riflette gli stereotipi di genere che si basano sulla presunta minore conoscenza e capacità intellettuale delle donne.
Manterrupting
La terza situazione è il manterrupting, ovvero quando un uomo interrompe continuamente la donna durante una conversazione. Questo atteggiamento è spesso riscontrato nei contesti lavorativi dominati dagli uomini, come le aule dei consigli di amministrazione, dei tribunali e dei parlamenti.
Gender Gap
La quarta situazione è il gender gap lavorativo, ovvero il divario di genere presente nell’ambiente lavorativo. Non si tratta solo di differenze salariali tra uomini e donne, ma anche di atteggiamenti e pregiudizi inconsci che evidenziano questo divario.
Luoghi Comuni
Infine, la quinta situazione riguarda i luoghi comuni, ovvero le battute e gli stereotipi riguardanti le donne che spesso vengono usati in modo offensivo o per sminuire le donne stesse. Questo comportamento riflette la scarsa considerazione della donna verso i suoi bisogni e le sue ragioni, con richieste e opinioni che sono banalizzate e ridotte a un “corto circuito” dovuto agli ormoni.
Per invertire la rotta è importante evitare di banalizzare il fenomeno come non degno di vera indignazione e prestare attenzione per imparare a cadere sempre meno nella trappola dei classici pregiudizi che non fanno altro che alimentare ancora di più il divario di genere. Inoltre, attribuire la colpa della propria condizione alla sola parte maschile della società non aiuta, perché facendo di tutta l’erba un fascio non si dà valore ai molti uomini che invece sostengono l’uguaglianza di genere e non attuano pratiche di discriminazione di genere.
Invece, è importante prendere coscienza di questi atteggiamenti e lavorare insieme per combattere la Sindrome di Cassandra e le disuguaglianze di genere, promuovendo un’effettiva parità tra uomini e donne. Solo così potremo vivere in una società più giusta e inclusiva per tutti.
Per saperne di più: Cassandra è un personaggio della mitologia greca, figlia del re Priamo di Troia e della regina Ecuba. Secondo la leggenda, Apollo, innamorato di Cassandra, le concesse il dono della profezia in cambio della sua fedeltà. Tuttavia, dopo che la ragazza rifiutò le sue avances, il dio le sottrasse il potere di far credere alle sue predizioni. Cassandra prevedeva sempre la verità, ma nessuno la credeva, portandola alla frustrazione e all’isolamento. La sua figura simboleggia la condanna dell’essere umano a non essere creduto quando si sa la verità. Nell’Iliade di Omero, Cassandra è famosa per aver previsto l’assedio e la caduta di Troia, ma nessuno le credette, portando alla distruzione della città.
Articolo a cura di:
Patrizia Landini
Giornalista di Salute e Benessere
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