Fecondazione assistita: solo spermatozoi selezionati
Fecondazione assistita, sviluppato un semplice dispositivo per selezionare gli spermatozoi migliori senza danneggiarli.
Una delle sfide nella FIV è selezionare gli spermatozoi più sani e attivi per l’inseminazione.
Sommario
La fecondazione assistita
La fecondazione assistita in vitro (FIV) è una tecnologia di riproduzione utilizzata per aiutare le coppie che hanno difficoltà a concepire naturalmente. Una delle sfide principali nella FIV è selezionare gli spermatozoi più sani e attivi per l’inseminazione, al fine di aumentare le probabilità di successo del trattamento. Tuttavia, i metodi di separazione clinica attualmente utilizzati possono danneggiare gli spermatozoi delicati, riducendo così il tasso di successo della FIV.
Un nuovo dispositivo
In questo contesto, Ali Heydari dell’Università Tarbiat Modares di Teheran, in Iran, ha sviluppato un semplice dispositivo realizzato in silicio e vetro per selezionare gli spermatozoi migliori senza danneggiarli. Il dispositivo sfrutta il comportamento naturale degli spermatozoi per separare quelli sani dalle cellule inattive. Quando non c’è un flusso di liquido, gli spermatozoi tendono a muoversi in modo circolare, ma quando c’è una corrente, nuotano in una direzione precisa. Il dispositivo creato da Heydari sfrutta questa caratteristica e crea una direzione di flusso in cui gli spermatozoi attivi si riorientano nuotando verso i serbatoi vicini, dove possono essere aspirati.
Vincono i più attivi
Il dispositivo di Heydari è dotato di quattro canali, ciascuno di soli 90 micrometri di diametro, contenenti ostacoli che fanno sì che solo gli spermatozoi più attivi raggiungano i serbatoi vicini. Le cellule morte e i detriti, invece, vengono lavati via e attraversano il dispositivo. Gli esperti hanno anche scoperto che è possibile isolare solo gli spermatozoi più veloci aumentando la velocità del flusso.
Il dispositivo creato da Heydari rappresenta un metodo delicato, naturale e semplice da utilizzare per selezionare gli spermatozoi migliori nella FIV. Sarà necessario valutare l’efficacia del dispositivo sul campo per verificare se effettivamente la selezione degli spermatozoi fatta con questo strumento aumenti i tassi di successo della FIV.
In ogni caso, questa tecnologia applicata alla fecondazione assistita, potrebbe rappresentare un importante passo avanti nel campo della riproduzione, offrendo alle coppie che hanno difficoltà a concepire una nuova speranza di avere un bambino sano.
Per saperne di più
La fecondazione assistita è una tecnica medica che aiuta le coppie con problemi di fertilità a concepire un bambino. Ci sono diverse tecniche di fecondazione assistita, ma tutte prevedono la manipolazione degli ovuli e/o degli spermatozoi al fine di aumentare le possibilità di fecondazione.
La fecondazione assistita, o procreazione medicalmente assistita (PMA), è un insieme di tecniche e procedure mediche utilizzate per trattare la sterilità e l’infertilità nelle coppie che hanno difficoltà a concepire in modo naturale. Queste tecniche mirano a facilitare la fecondazione e la formazione di un embrione, aumentando così le possibilità di una gravidanza.
Esistono diverse tecniche di fecondazione assistita, tra cui:
- Inseminazione artificiale (IA): questa procedura prevede l’inserimento diretto di spermatozoi all’interno dell’utero della donna durante il suo periodo fertile, facilitando l’incontro tra ovulo e spermatozoo. L’inseminazione artificiale può essere realizzata utilizzando il seme del partner (IAC) o il seme di un donatore (IAD).
- Fecondazione in vitro (IVF): la fecondazione in vitro è una tecnica in cui l’ovulo viene fecondato dagli spermatozoi al di fuori del corpo della donna, in laboratorio. Dopo la raccolta degli ovuli dalla donna e la raccolta degli spermatozoi dall’uomo, gli ovuli vengono messi in contatto con gli spermatozoi per facilitare la fecondazione. Gli embrioni risultanti vengono poi trasferiti nell’utero della donna, nella speranza che si impiantino e si sviluppino in una gravidanza.
- Iniezione intracitoplasmatica di spermatozoi (ICSI): questa tecnica è simile alla fecondazione in vitro, ma prevede l’iniezione diretta di un singolo spermatozoo all’interno dell’ovulo per facilitare la fecondazione. L’ICSI è particolarmente utile in casi di infertilità maschile o quando le precedenti procedure di IVF non hanno avuto successo.
- Donazione di ovuli e spermatozoi: in alcuni casi, la fecondazione assistita può richiedere l’utilizzo di ovuli o spermatozoi donati. Le coppie possono ricorrere a donatori anonimi o conosciuti per ottenere gameti sani e aumentare le possibilità di una gravidanza di successo.
- Surrogazione: La surrogazione è una procedura in cui un’altra donna, detta madre surrogata, porta avanti la gravidanza al posto della donna che non può concepire o portare a termine una gravidanza. Gli embrioni possono essere creati utilizzando gli ovuli e gli spermatozoi della coppia che desidera avere un figlio o ricorrendo a donatori.
La fecondazione assistita può comportare rischi e complicazioni, sia per la madre sia per il nascituro, tra cui aumenti delle probabilità di gravidanze multiple, nascite pretermine e basso peso alla nascita. Pertanto, è fondamentale che le coppie che desiderano intraprendere queste procedure si rivolgano a professionisti qualificati e centri specializzati nel campo della riproduzione assistita.
Articolo a cura di:
Patrizia Landini
Giornalista di Salute e Benessere
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