Fitosteroli e colesterolo: come lo regolano
Fitosteroli e colesterolo; il potenziale dei fitosteroli di influenzarne la regolazione è dovuto al loro ruolo nel sistema digestivo.
Sommario
Serve davvero integrarli?
L’integrazione con fitosteroli è finalizzata esclusivamente a persone che intendono ridurre il colesterolo in eccesso e resta controindicata nei rari casi di pazienti che presentano fitosterolemia (anche chiamata sitosterolemia, ossia una rara malattia dovuta ad un eccessivo accumulo di fitosteroli nell’organismo).
Struttura e Tipologie
I fitosteroli sono composti organici ciclici che appartengono alla famiglia degli steroli. Presentano una struttura chimica simile a quella del colesterolo, ma con alcune differenze fondamentali che ne determinano le proprietà e gli effetti fisiologici. Rappresentano elementi ben presenti nell’alimentazione umana, con una quota marcata in oli vegetali, frutta secca e cereali.
Nelle culture occidentali, il loro consumo attraverso la dieta si aggira sui livelli simili a quelli del colesterolo, oscillando tra 150 e 400 mg al giorno. Tale quantità può subire un incremento di circa il 50% nelle diete vegetariane. Nonostante la loro somiglianza strutturale e funzionale con il colesterolo di origine animale, sono generalmente scarsamente assorbiti a livello intestinale.
Le Principali Categorie
Possono essere suddivisi in diverse categorie, ciascuna con caratteristiche uniche:
Beta-Sitosterolo
Questo è il fitosterolo più abbondante e forse il più studiato. È noto per la sua efficacia nella riduzione dei livelli di colesterolo LDL e si trova in molti tipi di noci, semi e legumi. Il beta-sitosterolo è anche al centro di studi che esplorano i suoi potenziali effetti antinfiammatori e anticancerogeni.
Campesterolo
Secondo in abbondanza solo al beta-sitosterolo, il campesterolo è spesso presente negli oli vegetali e nei cereali. Anche se meno efficace del beta-sitosterolo nella riduzione del colesterolo, ha mostrato proprietà antiossidanti e può svolgere un ruolo nel miglioramento della funzione endoteliale.
Stigmasterolo
Questo fitosterolo è presente in minori quantità rispetto ai precedenti, ma è comunque interessante per le sue potenziali applicazioni terapeutiche. Alcune ricerche suggeriscono che il stigmasterolo potrebbe avere effetti immunomodulatori.
Interazioni e Sinergie
Gli studi suggeriscono anche che potrebbero agire in modo sinergico, il che significa che la combinazione di diversi tipi di fitosteroli potrebbe offrire benefici superiori a quelli ottenuti con un singolo fitosterolo. Questo concetto è particolarmente rilevante nell’ambito della nutraceutica e della progettazione di integratori alimentari.
Regolazione del Colesterolo: Una Visione Dettagliata
Il potenziale dei fitosteroli di influenzare la regolazione del colesterolo è dovuto al loro ruolo nel sistema digestivo. La loro struttura chimica è simile a quella del colesterolo, il che permette ai fitosteroli di competere per gli stessi siti di assorbimento nel tratto intestinale. Questa competizione ostacola l’assorbimento del colesterolo, riducendo la sua presenza nel flusso sanguigno. Pertanto, consumare alimenti o integratori ricchi di fitosteroli può diminuire i livelli di colesterolo LDL, che è noto per essere un fattore di rischio per le malattie cardiovascolari.
Efficacia e Studi
Numerosi studi clinici hanno confermato la loro efficacia nella riduzione dei livelli di colesterolo LDL. Per esempio, una meta-analisi ha rilevato che l’assunzione di 2-2.5 grammi di fitosteroli al giorno può ridurre il colesterolo LDL dal 6% al 15%. Va notato che i fitosteroli non sembrano avere un impatto significativo sui livelli di colesterolo HDL o sui trigliceridi.
Gli effetti antinfiammatori dei fitosteroli hanno stimolato la ricerca sulla loro applicazione in diverse patologie croniche correlate all’infiammazione, come l’artrite reumatoide, l’asma e alcune malattie autoimmuni. Sebbene i dati clinici siano ancora limitati, ci sono prove che suggeriscono un potenziale beneficio terapeutico in queste condizioni.
In alcuni casi, sono stati utilizzati in combinazione con altri composti antinfiammatori, come antiossidanti polifenolici, per potenziare l’effetto terapeutico. Questo approccio è in linea con la filosofia olistica che considera l’uso combinato di diversi nutrienti e sostanze bioattive per ottenere un effetto complessivo migliore.
Fonti Alimentari e Integratori: Panoramica Dettagliata delle Fonti di Fitosteroli
Verdure e Legumi
Verdure come broccoli, cavolfiori e spinaci sono buone fonti di fitosteroli. Anche i legumi come fagioli, lenticchie e ceci contengono quantità significative. Questi alimenti forniscono il vantaggio aggiunto di essere ricchi in fibra, che può ulteriormente assistere nel controllo del colesterolo.
Frutta
Frutti come arance, mele, banane e pere contengono fitosteroli, sebbene in quantità inferiori rispetto ad altre categorie di alimenti. Frutti come avocado e frutti di bosco sono particolarmente interessanti per il loro contenuto.
Cereali Integrali
I cereali integrali come farro, orzo e avena sono anche una buona fonte. Questi cereali possono essere incorporati in una varietà di piatti e sono anche una buona fonte di fibra alimentare.
Frutta Secca e Semi
Noci, mandorle, semi di girasole e semi di zucca sono particolarmente ricchi di fitosteroli. Poiché questi alimenti sono anche altamente calorici, è consigliabile consumarli in porzioni moderate.
Oli Vegetali
Oli come l’olio d’oliva extra vergine, l’olio di canola e l’olio di semi di girasole ne sono ricchi. L’olio di germe di grano è particolarmente noto per il suo alto contenuto.
Interazione e Sinergie Alimentari
La combinazione di diverse fonti di fitosteroli può offrire una strategia alimentare più completa. Ad esempio, un pasto che combina legumi, cereali integrali e verdure a foglia verde può fornire una gamma completa di fitosteroli e altri nutrienti benefici.
In conclusione, una varietà di alimenti vegetali fornisce fitosteroli, ognuno con le sue specificità nutrizionali aggiuntive. L’incorporazione di queste diverse fonti alimentari in una dieta equilibrata può essere una strategia efficace per ottenerne i maggiori benefici.
Dosi e Modalità d’Assunzione
Mentre gli alimenti come noci, semi e alcuni oli vegetali possono fornire fitosteroli, spesso sono necessarie dosi più elevate per vedere un effetto significativo. Gli integratori possono essere un modo efficace per raggiungere queste dosi, ma la biodisponibilità può variare a seconda del formato del prodotto (capsule, polveri, alimenti arricchiti, ecc.).
Limitazioni e Considerazioni
Benché siano generalmente considerati sicuri per la maggior parte delle persone, ci sono alcune considerazioni. Ad esempio, possono interferire con l’assorbimento di alcune vitamine liposolubili come la vitamina A e la vitamina D. Inoltre, persone con una condizione rara chiamata sitosterolemia dovrebbero evitarli, poiché il loro corpo non è in grado di eliminarli correttamente, causando accumuli nocivi.
Articolo a cura di:
Patrizia Landini
Giornalista di Salute e Benessere
La nostra TV che da sempre è la nostra finestra sul mondo della crescita evolutistica dell’umanità.
Dal 2011 Partner Ufficiale di YouTube, seguirà costantemente il nostro lavoro di divulgazione e supporto delle buone pratiche