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Olio extravergine di oliva: 3 benefici per la salute
L’olio extravergine di oliva è ricco di composti fenolici, tra cui l’oleocantale, che hanno dimostrato proprietà anti-infiammatorie analoghe a farmaci come l’ibuprofene.
Olio extravergine di oliva; prodotto millenario della cultura mediterranea.
Sommario
Le origini
L’olio extravergine di oliva, un prodotto millenario che ha radici profonde nella cultura mediterranea, è da sempre apprezzato per il suo gusto unico, la sua versatilità in cucina e i suoi molteplici benefici per la salute. Esaminiamo più da vicino le sue origini, la sua provenienza, i suoi principi nutritivi e i vantaggi che apporta alla salute.
La coltivazione dell’ulivo risale a oltre 6000 anni fa, con le prime tracce di olio d’oliva rinvenute in Israele e in Palestina. Nel corso dei millenni, la coltivazione si è diffusa in tutto il bacino del Mediterraneo, diventando centrale nelle culture greca, romana e fenicia.
Per gli antichi romani, l’olio d’oliva non era solo un alimento: era anche un mezzo di scambio, una riserva di valore e un elemento fondamentale nelle cerimonie religiose. Le civiltà pre-romane, come i Greci, utilizzavano anche l’olio d’oliva in medicina e nella cura della pelle.
Provenienza
L’olio extravergine di oliva è prodotto in vari paesi del bacino del Mediterraneo, ma anche in altre regioni con climi favorevoli. I principali produttori sono Spagna, Italia, Grecia e Turchia. Ogni regione produce olio con caratteristiche uniche, determinate dal tipo di oliva, dal suolo e dal clima.
In Italia, ad esempio, regioni come la Toscana, la Puglia e la Sicilia sono rinomate per le loro varietà di olio extravergini di oliva. Queste differenze regionali si riflettono nelle diverse note di sapore e aroma dell’olio.
Principi Nutritivi
L’olio extravergine di oliva è ricco di grassi monoinsaturi, in particolare l’acido oleico. Questi grassi sono noti per essere benefici per la salute del cuore. L’olio contiene anche vitamine come la vitamina E e la vitamina K.
Oltre ai grassi monoinsaturi, l’olio extravergine di oliva è una fonte di antiossidanti, in particolare i polifenoli. Questi composti svolgono un ruolo protettivo contro l’ossidazione cellulare e possono avere effetti antinfiammatori.
Sapori e aromi
L’olio d’oliva extravergine, come il vino, ha una gamma di sapori e aromi che possono variare a seconda della varietà dell’oliva, del terreno, del clima e dei metodi di produzione. Ecco alcuni approfondimenti sul come riconoscere e apprezzare il sapore dell’olio e sui vari tipi di olio d’oliva.
Degustazione dell’Olio extravergine di oliva
1 Aspetto: anche se l’aspetto non è l’elemento principale per valutare la qualità di un olio, un colore brillante e limpido può essere indice di freschezza. Tuttavia, il colore può variare dal verde al dorato e non è un indicatore diretto della qualità.
2 Odore: riscaldando leggermente l’olio tra le mani, potete rilasciare i suoi aromi. Un olio di qualità avrà un odore fresco e può richiamare l’erba tagliata, la mela, la mandorla, l’artemisia e altri aromi a seconda della varietà e della regione.
3 Gusto: assaporando l’olio, cercate note di amaro e piccante. Un leggero amaro è un segno di freschezza, mentre il piccante è dovuto ai polifenoli, potenti antiossidanti. Un olio bilanciato avrà una combinazione armoniosa di questi sapori.
Tipi di Olio d’oliva:
- Extravergine: è il più alto grado di olio d’oliva. Viene prodotto senza l’uso di calore o sostanze chimiche, conservando al meglio il sapore e le proprietà benefiche dell’oliva. Deve avere un’acidità libera non superiore allo 0,8% e non presentare difetti organolettici.
- Vergine: ha caratteristiche simili all’extravergine ma può presentare piccoli difetti e ha un’acidità libera inferiore al 2%.
- Olio d’oliva (comune): spesso è una miscela di olio vergine e olio raffinato. Ha un sapore più neutro rispetto ai tipi vergine.
- Olio d’oliva raffinato: viene prodotto trattando oli di qualità inferiore con metodi chimici per rimuovere difetti. Non ha molto sapore o aroma e spesso viene mescolato con oli vergini per migliorare il sapore.
- Olio di sansa d’oliva: viene estratto dalla polpa rimasta (sansa) dopo la prima pressatura. Può essere estratto usando solventi e poi raffinato.
Come scegliere un buon olio
- Origine: controllate l’etichetta per vedere da dove proviene l’olio. Gli oli regionali o da singola varietà tendono ad avere profili di sapore distinti.
- Data di scadenza: l’olio d’oliva ha una durata limitata. Cercate una data di scadenza o la data di raccolto per garantire la freschezza.
- Conservazione: l’olio d’oliva dovrebbe essere conservato in un luogo fresco e buio per preservare la sua qualità. Le bottiglie di vetro scuro sono ideali perché proteggono l’olio dalla luce.
- Certificazioni: certificazioni da organizzazioni di controllo possono attestare la qualità e l’autenticità dell’olio.
3 Benefici per la salute
1 Proprietà antinfiammatorie
L’olio extravergine di oliva è ricco di composti fenolici, tra cui l’oleocantale, che hanno dimostrato proprietà anti-infiammatorie analoghe a farmaci come l’ibuprofene.
L’infiammazione cronica è stata associata a molte malattie degenerative, come le malattie cardiovascolari, il diabete, l’artrite e alcune forme di cancro. Integrando nella dieta l’olio extravergine di oliva, si possono sfruttare queste proprietà naturali per ridurre l’infiammazione a livello sistemico.
2 Protezione contro l’ossidazione
L’ossidazione è un processo naturale che avviene a livello cellulare e che può essere accelerato da fattori esterni come l’esposizione a sostanze tossiche, inquinamento e stress. Gli antiossidanti sono molecole capaci di neutralizzare i radicali liberi, che sono sostanze chimicamente reattive prodotte durante il processo ossidativo e che possono danneggiare le cellule.
L’olio extravergine di oliva contiene una ricca fonte di antiossidanti, tra cui la vitamina E e i polifenoli. Questi antiossidanti aiutano a proteggere le cellule dai danni ossidativi, riducendo il rischio di molte malattie croniche e rallentando il processo di invecchiamento.
3 Potenziale anticancro
L’olio d’oliva ha mostrato potenziali effetti protettivi contro vari tipi di cancro, in particolare il cancro al seno e il cancro del colon-retto. Gli studi suggeriscono che i polifenoli presenti nell’olio d’oliva possono ridurre l’infiammazione, prevenire il danno al DNA e inibire la crescita delle cellule tumorali.
Inoltre, l’oleocantale, un composto fenolico presente nell’olio d’oliva, ha dimostrato di indurre la morte delle cellule tumorali in laboratorio. Sebbene questi studi siano promettenti, è importante notare che la ricerca sull’olio d’oliva e il cancro è ancora in corso e ulteriori ricerche sono necessarie per stabilire una connessione definitiva.
Articolo a cura di:
Patrizia Landini
Giornalista di Salute e Benessere
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