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AltroStile • Aceto: cosa succede al tuo corpo quando lo bevi!

Aceto: cosa succede al tuo corpo quando lo bevi!

Aceto, il suo consumo migliora la sensibilità all’insulina nei soggetti con resistenza all’insulina o diabete di tipo 2.
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Aceto può ridurre il picco glicemico del 30%

Ascolta l’articolo letto dalla nostra Intelligenza Artificiale


Aceto, un alleato per la glicemia

L’aceto, e in particolare il suo componente principale l’acido acetico, sta guadagnando attenzione per i suoi effetti benefici sulla regolazione della glicemia. Diversi studi scientifici hanno dimostrato che l’assunzione di aceto prima di un pasto ricco di carboidrati può ridurre i picchi glicemici fino al 30%. Vediamo insieme i meccanismi e le evidenze scientifiche che supportano questi effetti, offrendo una panoramica delle ricerche più recenti e rilevanti.

Meccanismi alla base degli effetti dell’acido acetico

Uno dei meccanismi proposti per spiegare il suo effetto antiglicemico è la soppressione dell’assorbimento dei carboidrati a livello intestinale. Studi in vitro hanno attribuito questo effetto alla soppressione dell’attività delle disaccaridasi, enzimi che scompongono i disaccaridi in zuccheri semplici, senza influenzare il trasporto del glucosio nelle cellule intestinali.

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Il trattamento con acido acetico per 15 giorni ha dimostrato di sopprimere le attività della saccarasi, lattasi, maltasi e trealasi in modo dipendente dalla concentrazione e dal tempo. Poiché il trattamento con acido acetico non ha influenzato la sintesi de novo del complesso saccarasi-isomaltasi né a livello trascrizionale né a livello traduzione, questa soppressione probabilmente si verifica durante il processo post-traduzionale; quindi, l’acido acetico potrebbe inibire una fase post-traduzionale come il traffico intracellulare delle disaccaridasi sintetizzate de novo, la loro glicosilazione o il loro smistamento nella membrana polarizzata.

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Questi effetti sulla soppressione dell’attività delle disaccaridasi potrebbero spiegare, in una certa misura, la mancanza di effetti benefici del consumo di aceto sul metabolismo del glucosio in studi che utilizzano glucosio monosaccaride come pasto di prova in soggetti sani e in individui con diabete di tipo 2.

Uno studio pubblicato dalla American Diabetes Association ha mostrato che il suo consumo migliora la sensibilità all’insulina nei soggetti con resistenza all’insulina o diabete di tipo 2. In particolare, la sua assunzione ha aumentato la sensibilità all’insulina del 34% nei soggetti con resistenza all’insulina e del 19% nei soggetti con diabete di tipo 2.

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Un altro studio, condotto da Johnston et al., ha rilevato che il suo consumo insieme a pasti ricchi di carboidrati può migliorare la sensibilità all’insulina e ridurre i livelli postprandiali di glucosio e insulina. Lo studio ha incluso soggetti nondiabetici, soggetti con resistenza all’insulina e soggetti con diabete di tipo 2, dimostrando che l’aceto può avere effetti positivi su diverse popolazioni.

Un’ulteriore ricerca pubblicata su Diabetes Care ha mostrato che il consumo di aceto può ridurre significativamente la glicemia post-prandiale. Questo studio ha coinvolto soggetti con diabete di tipo 1 e ha dimostrato che la sua assunzione prima di un pasto può ridurre i picchi glicemici, confermando i benefici dell’aceto anche in questa popolazione

Altri meccanismi proposti

Oltre alla soppressione dell’attività delle disaccaridasi, un altro meccanismo che potrebbe spiegare il suo effetto antiglicemico è l’aumento dello stoccaggio di glucosio nel fegato e il miglioramento del metabolismo dei grassi. Studi hanno suggerito che l’acido acetico può aumentare la concentrazione di glucosio-6-fosfato nei muscoli scheletrici, suggerendo che l’aceto potrebbe avere effetti fisiologici simili a farmaci come l’acarbose o la metformina.

Considerazioni pratiche

Incorporarlo nella propria dieta può essere un metodo naturale ed efficace per gestire i livelli di zucchero nel sangue. Tuttavia, è importante consumare l’aceto con moderazione e consultare un professionista della salute prima di apportare cambiamenti significativi alla dieta. I sui effetti benefici sul metabolismo del glucosio rendono questa semplice aggiunta alimentare un potenziale strumento per migliorare il benessere complessivo e il controllo glicemico.

In particolare, per ottenere i massimi benefici, è consigliabile consumarlo prima di pasti ricchi di carboidrati complessi piuttosto che semplici. Inoltre, è stato dimostrato che è più efficace se assunto con il pasto piuttosto che a distanza di tempo dal pasto stesso.

Tipi di aceto e loro benefici

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Aceto di mele: è uno dei più studiati per i suoi effetti sulla glicemia. Ricco di acido malico, ha proprietà antiossidanti e può contribuire a migliorare la sensibilità all’insulina

Aceto balsamico: originario dell’Italia, è noto per il suo sapore dolce e ricco. Contiene composti fenolici che possono avere effetti benefici sul metabolismo del glucosio e sulla salute cardiovascolare, ma poichè contiene zucchero è meglio non consumarlo troppo abbondantemente.

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Aceto di vino rosso: ricco di resveratrolo, un potente antiossidante, può aiutare a ridurre l’infiammazione e migliorare la sensibilità all’insulina.

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Aceto di riso: comunemente utilizzato nella cucina asiatica, ha un sapore più delicato e può contribuire a migliorare la digestione e la gestione del peso.

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Aceto di cocco: prodotto dalla linfa del fiore di cocco, è ricco di aminoacidi, vitamine e minerali. Può aiutare a regolare i livelli di zucchero nel sangue e a promuovere la salute intestinale.

Come consumarlo per ridurre i picchi glicemici post-prandiali

Può essere un valido aiuto per gestire i livelli di zucchero nel sangue se consumato correttamente prima dei pasti. Ecco alcuni consigli pratici basati sulle evidenze scientifiche per massimizzare i suoi benefici nel controllo della glicemia:

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Tipi di aceto consigliati

Di mele: è particolarmente studiato per i suoi effetti sulla glicemia.

Di vino rosso: contiene resveratrolo, che aiuta la sensibilità all’insulina.

Di riso e di cocco: offrono benefici digestivi e possono aiutare nella gestione del peso.

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Di melograno: ricco di antiossidanti e dal gusto gradevole

Modalità di consumo

1. Diluito in acqua: mescolare 1-2 cucchiai di aceto (15-30 ml) in un bicchiere d’acqua (circa 240 ml) e bere 10-15 minuti prima dei pasti. Questo aiuta a ridurre i picchi glicemici post-prandiali rallentando l’assorbimento dei carboidrati.

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2. Condimento per insalate: utilizzarlo come condimento per le insalate può essere un modo gustoso e salutare per includerlo nella dieta quotidiana.

3. Marinature: aggiungerlo nelle marinature per carne e verdure può non solo migliorare il sapore ma anche apportare benefici metabolici.

4. Supplementi di acido acetico: in caso di difficoltà a consumare aceto liquido, esistono integratori di acido acetico che possono offrire simili benefici.

Considerazioni e precauzioni

Moderazione: non superare la dose consigliata di 1-2 cucchiai per non irritare l’apparato digerente e non danneggiare lo smalto dei denti. È consigliabile utilizzare una cannuccia per bere la soluzione di aceto per minimizzare il contatto con i denti.

Consultazione medica: prima di iniziare a consumarlo regolarmente, è importante consultare un medico, soprattutto per le persone con condizioni mediche preesistenti come gastrite, ulcere o problemi renali .

Prova pratica

Una pratica comune ed efficace è quella di iniziare con una dose minima (1 cucchiaio) diluita in acqua e monitorare la risposta del proprio corpo, adattando gradualmente la quantità fino a trovare il dosaggio ottimale che bilancia efficacia e tollerabilità.

Consumarlo prima dei pasti è una strategia semplice e naturale per ridurre i picchi glicemici post-prandiali. La chiave del successo è la moderazione e la regolarità, accompagnate da una dieta equilibrata e uno stile di vita sano. Con l’aceto come parte della routine alimentare, è possibile ottenere un miglior controllo glicemico e promuovere il benessere complessivo.

Le evidenze scientifiche supportano il suo uso come strumento per la gestione della glicemia, grazie ai suoi effetti sull’inibizione dell’attività delle disaccaridasi e sull’aumento della sensibilità all’insulina. Tuttavia, è sempre consigliabile consultare un professionista della salute per determinare l’approccio più appropriato e sicuro in base alle proprie esigenze individuali. L’aceto rappresenta quindi un interessante complemento naturale alla dieta per il controllo della glicemia, contribuendo al benessere complessivo e alla gestione del diabete.

Fonti:

1. British Journal of Nutrition

2. American Diabetes Association

3. Diabetes Care

4. Diabetes Action Research and Education Foundation

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Articolo a cura di:

Patrizia Landini

Giornalista di Salute e Benessere

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