Emicrania: 7 strategie non farmacologiche per sconfiggerla
Emicrania; esistono molteplici approcci non farmacologici che possono aiutare a controllare e ridurre l’emicrania.
Emicrania: 7 metodi naturali, e non farmacologici, per vincerla
Sommario
Combatti gli attacchi e migliora la qualità della vita
L’emicrania è una forma di cefalea che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. Chi ne soffre spesso è costretto a convivere con attacchi dolorosi, che possono influenzare negativamente la qualità della vita. Fortunatamente, esistono molteplici approcci non farmacologici che possono aiutare a controllarla e ridurla, fornendo sollievo senza l’uso eccessivo di farmaci. In questo articolo, scopriamo 7 consigli efficaci, da parte degli esperti, per frenare gli attacchi e migliorare la tua salute complessiva.
Integrare il magnesio
Il magnesio svolge un ruolo fondamentale nella funzione muscolare e nervosa ed è stato identificato come un possibile alleato nella lotta contro l’emicrania. Ricerche dimostrano che una dieta carente di magnesio può peggiorarne i sintomi, mentre l’assunzione di un integratore di magnesio durante un attacco può contribuire a fermare il dolore. Secondo Lauren Natbony della Icahn School of Medicine del Mt. Sinai di New York, il magnesio è l’integratore più studiato per l’emicrania.
Impacchi freddi per calmare i nervi
Quando un attacco di emicrania si scatena, i nervi coinvolti si estendono alla testa e al collo. Un rimedio naturale è l’uso di impacchi freddi, che possono calmare le terminazioni nervose e fornire un sollievo rapido. Semplici impacchi di ghiaccio possono essere d’aiuto, ma le capsule di gel freddo specifiche per l’emicrania rappresentano una scelta migliore, come suggerisce uno studio pubblicato su Evidenced-Based Complementary and Alternative Medicine.
Benefici dell’aria fresca e del riposo
Uno degli aspetti chiave per affrontare un attacco è trovare un ambiente confortevole. Stare in una stanza fresca, buia e silenziosa può spesso alleviare i sintomi. Alcuni esperti suggeriscono anche di fare un pisolino durante un attacco, poiché il sonno è considerato un antidolorifico naturale. La correlazione tra disturbi del sonno e emicrania è stata dimostrata da uno studio pubblicato sulla rivista Medicine.
Aromaterapia
L’aromaterapia è un altro approccio naturale che può aiutare a ridurre il dolore causato dagli attacchi di mal di testa. Profumi come la lavanda e la menta piperita sono particolarmente benefici. Gli oli essenziali possono essere utilizzati in un diffusore per aromaterapia a casa o portati con sé sotto forma di spray o roll-on. Studi hanno dimostrato l’utilità dell’aromaterapia nella riduzione del dolore, incluso quello dell’emicrania.
L’importanza dell’idratazione
Una corretta idratazione è essenziale per prevenire e contrastare. La disidratazione può scatenare e aggravare gli attacchi, poiché il tessuto cerebrale si restringe e si allontana leggermente dal cranio, esercitando una pressione sui nervi. Bere rapidamente un bicchiere d’acqua al primo segnale di un attacco di emicrania può aiutare a tenere sotto controllo i sintomi, come dimostra una ricerca pubblicata sul Journal of Clinical Neuroscience.
Dispositivi indossabili
L’utilizzo di dispositivi indossabili approvati dalla FDA rappresenta un’opzione non farmacologica per fermare gli attacchi di emicrania. Questi dispositivi utilizzano una leggera corrente elettrica per stimolare e desensibilizzare i nervi coinvolti nel dolore. Opzioni come Nerivio, Cefaly, Gammacore, SAVI Dual e Relivion possono essere utilizzate in combinazione con i farmaci o come alternativa a essi, fornendo un’eccellente soluzione per coloro che cercano un approccio non invasivo alla gestione dell’emicrania.
La mappa degli odori che scatenano gli attacchi
Tra i numerosi fattori noti per aumentare la frequenza e l’intensità degli attacchi, gli odori svolgono un ruolo significativo. Uno studio condotto da scienziati giapponesi ha recentemente tracciato una mappa degli odori associati ad essa, rivelando un collegamento interessante tra alcuni tipi di odori e l’incremento degli attacchi nei pazienti con emicrania cronica.
La ricerca, pubblicata sulla rivista Scientific Reports e guidata dal dott. Eiji Kitamura della Kitasato University di Sagamihara, ha coinvolto 101 partecipanti affetti da emicrania, di cui circa il 16% aveva una forma cronica della malattia, mentre l’84% aveva episodi occasionali. È interessante notare che il 75% dei pazienti con emicrania cronica aveva anche una concomitante cefalea da uso eccessivo di farmaci, indicando la complessità e la variabilità di questa condizione medica.
Gli scienziati hanno somministrato un questionario contenente 35 tipi di odori, selezionati in base a evidenze scientifiche precedenti, per determinare quali di essi potessero scatenare gli attacchi e come i partecipanti cercavano di proteggersi dagli odori molesti. La sorprendente scoperta è stata che ben il 78% dei partecipanti ha riferito una chiara associazione tra alcuni odori e l’insorgenza degli attacchi di emicrania.
In cima alla lista degli odori scatenanti, è emerso che più del 50% dei partecipanti ha segnalato il profumo come principale causa degli attacchi. Seguono gli odori di tabacco, ammorbidente, odori corporei (come il sudore), quelli della spazzatura e dei prodotti per parrucchieri. Inoltre, anche l’odore dei fiori e della benzina è stato comunemente associato all’attacco di emicrania. Questa scoperta potrebbe aiutare i pazienti e i medici a identificare meglio i trigger dell’emicrania e a prendere misure preventive adeguate.
Infatti, il 42% dei partecipanti ha affermato di utilizzare maschere per filtrare gli odori sgradevoli, mentre il 23% ha optato per un depuratore d’aria e il 22% ha utilizzato spray deodoranti. Altri metodi di prevenzione includono allontanarsi dai luoghi con odori fastidiosi (segnalato dal 17% dei partecipanti) e coprirsi il naso con un fazzoletto (segnalato dal 5%). Questi dati dimostrano quanto sia importante per i pazienti con emicrania adottare misure di autodifesa per ridurre l’esposizione agli odori scatenanti.
Interessanti differenze sono emerse anche in base all’età e al sesso dei partecipanti. I pazienti più giovani sono risultati particolarmente sensibili agli odori di tabacco e di sapone, mentre le donne hanno riportato una maggiore reattività agli odori del corpo e della spazzatura.
Inoltre, i pazienti con emicrania cronica hanno dimostrato di essere più suscettibili agli odori di ammorbidente, sudore, calzini, caffè e odori animali rispetto a quelli con emicrania episodica. Queste differenze possono fornire importanti indizi sulla comprensione della malattia e dei suoi meccanismi sottostanti.
Gli autori dello studio hanno identificato sei gruppi distinti di sostanze odoranti che possono scatenare un attacco di emicrania sia nei pazienti con emicrania cronica sia in quelli con emicrania episodica. Questi gruppi includono odori cattivi (come quelli della spazzatura), odori di detergenti, odori di fiori, profumi e simili, odori dei prodotti per la pulizia e odori della cucina. La comprensione di queste categorie potrebbe consentire una migliore gestione dell’emicrania attraverso la riduzione dell’esposizione a tali odori.
Fattori scatenanti
L’emicrania può essere innescata da diversi fattori, tra cui lo stress, l’ansia, i cambiamenti ormonali, l’alimentazione, la mancanza di sonno, le luci e i suoni intensi, l’esposizione a determinati odori o l’assunzione di alcuni alimenti come formaggi stagionati, cioccolato e bevande alcoliche.
Benefici dell’esercizio fisico
L’esercizio fisico regolare può aiutare a ridurre l’emicrania. Attività come lo yoga, il nuoto o una passeggiata all’aperto possono contribuire a rilassare il corpo e la mente, riducendo così l’incidenza degli attacchi di emicrania.
Gestione dello stress
Lo stress è spesso associato all’emicrania. Imparare tecniche di gestione dello stress, come la meditazione, la respirazione profonda o il biofeedback, può aiutare a ridurre l’insorgenza degli attacchi e a gestire meglio il dolore.
Alimentazione bilanciata
Una dieta equilibrata e ricca di nutrienti può contribuire a prevenire l’emicrania. Evitare pasti irregolari e saltare i pasti è importante per mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue e prevenire il mal di testa.
Monitoraggio dei trigger
Tenere un diario per registrare gli attacchi di emicrania e i possibili trigger può aiutare a individuare i fattori scatenanti specifici per ogni persona. Una volta individuati, è possibile adottare misure preventive specifiche.
Massaggi e terapie manuali
Massaggi e terapie manuali, come la terapia craniosacrale, possono contribuire a rilassare i muscoli del collo e delle spalle, alleviando la tensione associata all’emicrania.
Ascoltare il proprio corpo
Ogni persona è diversa, quindi ascoltare il proprio corpo e comprendere i segnali di avvertimento può aiutare a prendere provvedimenti tempestivi per prevenire o ridurre l’intensità degli attacchi.
Articolo a cura di:
Patrizia Landini
Giornalista di Salute e Benessere
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