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Gratitudine; i 7 rituali estivi per coltivarla

gratitudine

Gratitudine: scopri perché l’estate è il momento perfetto per iniziare una pratica quotidiana di gratitudine e come 7 semplici gesti possono cambiare il tuo sguardo sulla vita.

Gratitudine: forza trasformativa

AltroStile • Gratitudine; i 7 rituali estivi per coltivarla

Quando ci concentriamo sulla nostra gratitudine, l’ondata di delusione se ne va e irrompe un’ondata di amore.
(Kristin Armstrong)

La gratitudine è molto più di una buona abitudine o di un gesto cortese. È una forza trasformativa che agisce sul nostro benessere interiore, sulle relazioni, sul nostro sistema immunitario e persino sulla qualità del nostro sonno. Non è un caso che la scienza abbia iniziato a interessarsi a questo stato dell’anima che, da sempre, è presente in tutte le tradizioni spirituali e sapienziali del mondo.

E se c’è un momento ideale per cominciare a praticarla, è proprio l’estate.

L’estate: stagione luminosa per accogliere la gratitudine

Le stagioni hanno un’influenza profonda sui nostri stati interiori. L’inverno ci chiama al raccoglimento e, spesso, alla riflessione malinconica. L’estate, al contrario, ci invita all’apertura, alla vitalità, alla leggerezza. È la stagione in cui ci sentiamo più liberi, meno oppressi da impegni pressanti e più predisposti a goderci il momento presente.

Secondo le antiche culture, il solstizio d’estate segnava un passaggio sacro, un’apertura verso l’abbondanza, il raccolto, la celebrazione del sole come principio di vita. In quei momenti si compivano riti, ci si riuniva intorno al fuoco, si ringraziava la natura. Oggi possiamo recuperare quello spirito, anche attraverso piccoli gesti quotidiani.

La gratitudine consapevole è esattamente questo: uno sguardo che riconosce, che ringrazia, che si connette a qualcosa di più grande. E l’estate ci dà lo spazio e l’energia per iniziare.

Cos’è davvero la gratitudine consapevole?

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Non si tratta di dire “grazie” in automatico. Come scrive lo psicologo Robert Emmons, autore di numerose ricerche scientifiche sul tema, la gratitudine è una risposta emotiva profonda che nasce dal riconoscere che la vita stessa è un dono. È uno stato che ci fa passare dalla pretesa al riconoscimento, dall’ansia al radicamento.

Secondo il monaco benedettino David Steindl-Rast, “la gratitudine non è la conseguenza della felicità, ma la sua causa”. In altre parole: quando siamo grati, la felicità emerge come effetto collaterale naturale.

Ma per coltivarla serve un allenamento, un rituale quotidiano. Ed è proprio qui che entrano in gioco i sette piccoli rituali estivi di cui vogliamo parlarti.

I benefici scientifici della gratitudine

La gratitudine attiva il sistema parasimpatico, riduce il cortisolo, migliora il battito cardiaco, stimola la produzione di serotonina e dopamina. Insomma, ci fa bene. Barbara Fredrickson, psicologa e autrice della teoria delle emozioni positive, ha dimostrato che la gratitudine aumenta la resilienza e allarga la nostra capacità di percepire soluzioni e connessioni.

In un mondo dove siamo bombardati da informazioni, dove la tendenza è quella di vedere ciò che manca o ciò che non va, la gratitudine agisce come una lente nuova, che ci fa scoprire il bello che c’è, anche nelle difficoltà.

7 rituali estivi per allenare la gratitudine (anche in 5 minuti)

Ecco 7 gesti quotidiani, semplici ma profondi, che puoi iniziare oggi stesso.

1. Scrivi ogni giorno tre cose per cui ti senti grato

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Può essere una tazza di tè, una telefonata, una passeggiata. Non importa la grandezza del fatto, ma l’intenzione. Usa un diario dedicato, oppure un foglio appeso in cucina. La scrittura aiuta il cervello a consolidare i ricordi positivi.

2. Abbraccia un albero

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Cammina in un parco o in un bosco e scegli un albero che ti ispira. Appoggia le mani sul tronco o, se ti va, abbraccialo. Respira con lui. Gli alberi sono maestri silenziosi: trasmettono forza, radicamento, presenza.

3. Stai in silenzio almeno dieci minuti al giorno

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Spegni lo smartphone, chiudi gli occhi, respira. Puoi farlo all’aperto, magari al mattino presto o al tramonto. Il silenzio non è vuoto, è pieno di messaggi. Ed è nello spazio del silenzio che la gratitudine può emergere spontaneamente.

4. Scrivi o appendi frasi che ti ispirano

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Scegli alcune frasi che ti parlano. Possono essere citazioni, versi poetici, parole tue. Leggerle ogni giorno ti aiuterà a orientare lo sguardo. E, se vuoi, condividile con chi ami.

5. Guarda il cielo, ogni giorno

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Un gesto semplicissimo ma potente. Alzare lo sguardo, seguire una nuvola, ascoltare il silenzio del cielo. Questo gesto risveglia il senso del mistero e allarga il respiro interiore.

6. Trasforma l’irritazione in un messaggio

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Quando qualcosa ti fa arrabbiare o ti turba, prova a fermarti. Respira. E chiediti: che cosa vuole dirmi questa sensazione? A volte, dietro il fastidio, c’è un invito a cambiare rotta o a rimettere a fuoco una priorità. Ringraziare anche le emozioni scomode è un atto di coraggio spirituale.

7. Ricapitola la giornata prima di dormire

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Poco prima di addormentarti, ripensa al momento più bello della giornata. Rivivilo. Questo esercizio aiuta il cervello a fissare memorie positive e a ridurre il senso di insoddisfazione diffuso.

Come mantenere la pratica nei mesi successivi?

Molte persone iniziano con entusiasmo d’estate ma poi abbandonano l’abitudine nei mesi freddi. La chiave è la ripetizione fluida, non forzata. Il corpo riconosce ciò che fa bene e tende naturalmente a cercarlo. Se un gesto ci nutre, il desiderio di ripeterlo nasce spontaneamente.

Puoi anche variare: un giorno scrivi, un altro ascolti, un altro ancora condividi. La gratitudine è viva, non rigida. E come ogni allenamento dell’anima, si modella su chi sei.

Coltivare uno sguardo grato cambia tutto

La gratitudine è una lente che colora la realtà di senso. Ci permette di vedere ciò che c’è, invece di fissarci su ciò che manca. Ci insegna che ogni giorno è un’opportunità, anche quando è difficile.

Come scriveva William Arthur Ward: “La gratitudine può trasformare i giorni comuni in ringraziamento, trasformare i lavori di routine in gioia e trasformare le opportunità ordinarie in benedizioni.

In un tempo in cui l’informazione corre veloce e la distrazione è continua, essere grati è un atto rivoluzionario. È scegliere la presenza, la meraviglia, la fiducia.

E allora, che sia sotto il sole d’estate o sotto un cielo nuvoloso, inizia oggi. Scegli un gesto. Fallo tuo. E osserva come cambia il tuo sguardo, il tuo respiro, la tua giornata.

La gratitudine è un seme. E ogni estate, può germogliare in una nuova versione di te.

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Articolo a cura di:

Patrizia Landini

Giornalista di Salute e Benessere

La nostra TV che da sempre è la nostra finestra sul mondo della crescita evolutistica dell’umanità.
Dal 2011 Partner Ufficiale di YouTube, seguirà costantemente il nostro lavoro di divulgazione e supporto delle buone pratiche