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AltroStile • Sale: amico o nemico dell'alimentazione umana?

Sale: amico o nemico dell’alimentazione umana?

Sale, il problema sorge quando il suo consumo diventa eccessivo.
AltroStile • Sale: amico o nemico dell'alimentazione umana?
AltroStile • Sale: amico o nemico dell'alimentazione umana?

Il sale è tra gli ingredienti più antichi e universali con cui l’umanità ha avuto a che fare.

Un bene prezioso, ma attenzione

È stato un bene prezioso, utilizzato come moneta e come mezzo di conservazione degli alimenti per millenni. Eppure, nel contesto moderno, il suo ruolo nella nostra dieta è diventato un argomento di dibattito e di preoccupazione per la salute.

Un apporto equilibrato di nutrienti è fondamentale per il nostro benessere. Tra questi, il sodio, che si trova principalmente sotto forma di cloruro di sodio, ovvero il comune sale da cucina, è essenziale per il funzionamento normale delle cellule e per l’equilibrio dei fluidi nel nostro corpo. Ma il problema sorge quando il suo consumo diventa eccessivo.

La cultura culinaria di molte nazioni si è evoluta utilizzandolo come principale agente insaporitore. Tuttavia, con il passare del tempo e con l’avanzare della scienza e della medicina, si è compreso che un eccessivo consumo di sale può avere effetti dannosi sulla salute.

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Il dilemma: sale amico o nemico?

Se si ossono accettare delle minime dosi di sale per insaporire i cibi, in modo da soddisfare il nostro palato, spesso compromesso da abitudini alimentari errate, diventa, invece, problematico il consumo di prodotti carichi di sale nascosto, che contengono elevate quantità di sale, talvolta in dosi ben al di sopra di ciò che potremmo considerare salutare. Questi prodotti, senza salature extra, probabilmente non avrebbero alcuna collocazione sul mercato, poiché il sale ne esalta il sapore e ne prolunga la conservazione.

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Quindi, come possiamo bilanciare il nostro consumo di sale e garantire al contempo una dieta sana ed equilibrata?

  1. Conoscenza: è fondamentale leggere le etichette dei prodotti che acquistiamo. Questo ci permette di comprendere la quantità contenuta e di fare scelte più consapevoli.
  2. Alternative: molti alimenti naturali forniscono una buona quantità di sodio. Integrando questi alimenti nella nostra dieta, possiamo ridurre il nostro consumo di sale aggiunto.
  3. Ridurre gradualmente: riducendo lentamente la quantità di sale nei cibi, il nostro palato si adatterà e inizieremo a gustare il sapore naturale degli alimenti.
  4. Cucinare in casa: preparando i cibi in casa abbiamo il controllo completo sugli ingredienti utilizzati. Questo ci permette di limitare l’uso del sale e di sperimentare con erbe e spezie come alternativa.
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Come sostituire il sale

Molti nutrizionisti sostengono che è possibile ottenere un adeguato apporto di sodio, e quindi sostituirlo, attraverso una dieta ricca di alghe, sedano, prezzemolo, salvia, rosmarino, timo, basilico, origano, crescione, rucola, rape, bietole, tarassaco, cavoli, olive, peperoncino rosso, ravanelli, carota, succo di cocco, funghi, radicchio e melone. Questi alimenti contengono sodio organicato, una forma naturale e bilanciata di sodio che il nostro corpo può assimilare facilmente e che contribuisce al nostro benessere.

La consapevolezza riguardo ai rischi legati al consumo eccessivo di sale da tavola ha portato molti a cercare alternative più salutari per insaporire i cibi. La ricerca di soluzioni per ridurne il consumo, senza rinunciare al sapore, ha dato vita a numerose alternative. Una dieta ricca di determinati alimenti può aiutare a fornire sodio in forma organica e bilanciata. Vediamo più da vicino questi alimenti e come possono sostituirlo nella nostra dieta:

Alghe: ricche di minerali e oligoelementi, le alghe sono un’ottima fonte di sodio. Sono spesso utilizzate in cucina asiatica e possono essere integrate in insalate, zuppe e piatti a base di riso.

Sedano e Sale di Sedano: il sedano è un alimento croccante e saporito che contiene naturalmente sodio. Il sale di sedano, ottenuto essiccando e macinando il sedano, può essere utilizzato come sostituto del sale tradizionale. Ha un sapore caratteristico e può arricchire molti piatti.

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Prezzemolo e altre erbe aromatiche: il prezzemolo, così come la salvia, il rosmarino, il timo, il basilico e l’origano, oltre a fornire una piccola quantità di sodio, aggiungono sapore e profumo ai piatti, riducendo la necessità di salare.

Verdure a foglia verde: rucola, bietole, tarassaco e cavoli sono piene di sapore e contengono naturalmente sodio. Possono essere consumate crude o cotte, aggiungendo sapore ai piatti.

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Olive e Peperoncino rosso: entrambi sono ingredienti che aggiungono un forte sapore ai piatti, riducendo la necessità di aggiungere salature extra.

Ravanelli e Carote: questi ortaggi croccanti possono aggiungere sapore e croccantezza alle insalate, riducendone la necessità.

Succo di cocco: non solo idratante, ma anche una fonte naturale di sali minerali, può essere utilizzato in bevande e piatti esotici.

Funghi: con il loro sapore terroso e ricco, i funghi possono aiutare a dare profondità ai piatti, riducendo la necessità di ulteriori salature.

Melone: anche se potrebbe sembrare strano, il melone ha un leggero contenuto di sodio e può equilibrare piatti salati, come insalate con prosciutto.

Il sodio organicato presente in questi alimenti è in una forma che il nostro corpo può assimilare facilmente. Questo tipo di sodio non solo contribuisce a mantenere l’equilibrio dei fluidi corporei, ma anche a trasmettere impulsi nervosi e a far contrarre i muscoli.

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Se il nostro obiettivo è ridurne il consumo, integrare la nostra dieta con questi alimenti può non solo fornire il sodio necessario, ma anche arricchire i nostri piatti con sapori diversi e autentici. La chiave sta nello sperimentare e trovare l’equilibrio giusto per soddisfare il nostro palato e, al contempo, prendersi cura della nostra salute.

Quali danni se consumato in eccesso?

Il suo eccesso nella dieta può avere vari effetti negativi sulla salute. Mentre il sodio è essenziale per diverse funzioni corporee, come la trasmissione degli impulsi nervosi, l’equilibrio dei fluidi e la contrazione muscolare, il suo eccesso può causare una serie di problemi. Ecco una panoramica dei principali danni per la salute:

  1. Ipertensione: uno degli effetti più noti è l’aumento della pressione sanguigna. Un elevato apporto di sodio può causare una ritenzione di liquidi, che a sua volta può aumentare la pressione sanguigna. L’ipertensione è un fattore di rischio per malattie come l’ictus, l’infarto e altre malattie cardiovascolari.
  2. Malattie cardiovascolari: come menzionato, l’ipertensione può portare a gravi complicazioni cardiovascolari. L’eccesso di sale nella dieta è associato a un aumentato rischio di malattie coronariche e ictus.
  3. Ritenzione idrica: un eccessivo apporto di questo alimento può causare gonfiore e ritenzione idrica. Ciò può portare a gonfiore nelle mani, piedi e gambe.
  4. Osteoporosi: l’assunzione eccessiva di sodio può causare una maggiore perdita di calcio nelle urine, che a lungo termine può ridurre la densità ossea e aumentare il rischio di osteoporosi.
  5. Malattie renali: il suo eccesso può mettere sotto pressione i reni, organi responsabili della filtrazione e dell’eliminazione dell’eccesso di sodio. Nel tempo, ciò può portare a malattie renali croniche o peggiorare una condizione renale esistente.
  6. Obesità: anche se non contiene calorie, alimenti ad alto contenuto di sodio spesso sono ad alta densità calorica. Inoltre, un eccesso può aumentare la sete, portando a un maggior consumo di bevande zuccherate e alcoliche, contribuendo così all’aumento di peso.
  7. Cancro dello stomaco: alcune ricerche suggeriscono che un elevato consumo di cibi salati può aumentare il rischio di cancro allo stomaco, in quanto può danneggiare la mucosa dello stomaco e, combinato con l’infezione da Helicobacter pylori, può promuovere il cancro.
  8. Alterazioni cognitivi: recentemente, alcune ricerche suggeriscono che un eccesso di sale può avere un impatto negativo sulla funzione cognitiva, in particolare negli anziani.
  9. Danneggiamento dei vasi sanguigni: il sodio in eccesso può causare un ispessimento o un danneggiamento delle pareti dei vasi sanguigni, rendendoli meno elastici e predisponendoli all’aterosclerosi.

Ridurre l’apporto, soprattutto nei paesi industrializzati dove il consumo tende ad essere elevato, può aiutare a prevenire questi problemi di salute.

Accenni di storia

Non possiamo dimenticare che questo alimento, nella sua semplicità cristallina, ha giocato un ruolo fondamentale nella storia dell’umanità. Se dovessimo tracciare una linea temporale del suo impatto sulla civilizzazione, ci troveremmo di fronte a un racconto affascinante di economia, cultura, religione e geografia.

Da tempi antichissimi, è stato essenziale per la conservazione degli alimenti. Prima dell’avvento della refrigerazione e delle moderne tecniche di conservazione, era l’unico mezzo per impedire la decomposizione di carne, pesce e altri alimenti. Questo ha permesso alle antiche civiltà di conservare il cibo in eccesso durante i periodi di abbondanza e di utilizzarlo nei momenti di scarsità.

Ma il sale non era solo un conservante. Nell’antico Egitto, veniva utilizzato nei processi di mummificazione. In diverse culture, era simbolo di purezza e veniva spesso utilizzato in riti religiosi. Era talmente prezioso che, in alcune società, serviva come forma di moneta. La parola “salario”, ad esempio, deriva dal latino “salarium”, che si riferisce al pagamento in sale dato ai soldati romani.

Le vie del sale, antiche rotte commerciali, attraversavano continenti e collegavano culture. Queste rotte erano tanto vitali quanto pericolose, e la ricchezza che il sale poteva portare rendeva queste vie oggetto di contese e guerre.

Con l’avanzare della tecnologia e l’evoluzione dei metodi di estrazione, il sale divenne più accessibile. Le saline, le miniere di sale e le evaporazioni solari sono diventate fonti primarie di produzione. Città intere, come Salzburg in Austria, devono il loro nome e la loro prosperità al sale.

Tuttavia, con l’accessibilità cresceva anche la consapevolezza dei potenziali danni legati a un consumo eccessivo. Nel corso del tempo, ciò ha portato a dibattiti sulla sua tassazione, sulle raccomandazioni dietetiche e sulle alternative nella dieta moderna.

Oggi, il sale rimane un ingrediente fondamentale nella cucina di tutto il mondo, ma la sua ricca storia ci ricorda che è molto più di un semplice condimento. È un testimone del progresso umano, delle nostre sfide, delle nostre conquiste e della nostra storia collettiva.

AltroStile • Sale: amico o nemico dell'alimentazione umana?
Articolo a cura di:

Patrizia Landini

Giornalista di Salute e Benessere

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