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Insicurezza alimentare e Obesità: il paradosso nascosto degli anziani
Insicurezza alimentare e Obesità: Quando la mancanza di accesso a cibo sano fa ingrassare.
Sommario
Un allarmante studio italiano su Insicurezza alimentare e obesità over 60

Quando la mancanza di accesso al cibo sano fa ingrassare; un allarmante studio italiano svela la correlazione diretta tra food insecurity e un più alto Indice di Massa Corporea (BMI) nella popolazione over 60. I dati ISTAT confermano: in Italia, milioni di anziani lottano tra povertà e malnutrizione.
Insicurezza alimentare negli over 60

L’insicurezza alimentare, ovvero la condizione di non avere accesso regolare a cibo nutriente e sufficiente, è comunemente associata all’idea di denutrizione. Tuttavia, un recente e autorevole studio di revisione sistematica della letteratura ha fatto luce su un paradosso sempre più diffuso: per la popolazione anziana, non avere accesso a cibo sicuro e di qualità è significativamente e direttamente associato non alla magrezza, ma a un BMI più elevato e, in particolare, all’obesità.
La ricerca, condotta da un team italiano e pubblicata su Arch Gerontol Geriatr (1), e guidata da esperti come Vincenza Gianfredi dell’Università degli Studi di Milano, lancia un allarme globale e locale, evidenziando come l’insicurezza alimentare sia una vera e propria crisi di salute pubblica che colpisce duramente i nostri anziani.
Il Legame Svelato dalla Scienza

La meta-analisi in questione ha sintetizzato i dati di 13 studi, coinvolgendo un totale di 49.402 partecipanti di età pari o superiore a 60 anni, provenienti da contesti geografici e socioeconomici eterogenei. I risultati sono inequivocabili: l’insicurezza alimentare non spinge l’anziano a digiunare, ma lo costringe a scegliere alimenti ad alta densità energetica e basso costo.

Pochi nutrienti, troppe calorie: per chi ha un budget limitato, la scelta ricade spesso su cibi processati, grassi, zuccherati e a basso valore nutrizionale (snack, fast food, prodotti da forno economici), che permettono di sentirsi sazi più a lungo, ma portano a un eccesso calorico e alla malnutrizione per eccesso (obesità).

I Numeri dello Studio: l’analisi statistica ha confermato una forte associazione: le persone anziane in condizioni di insicurezza alimentare avevano un Odds Ratio (OR) di 1,29 di avere un BMI elevato e un OR di 1,31 per il rischio specifico di obesità. In termini pratici, l’insicurezza alimentare aumenta di circa un terzo la probabilità che un anziano sia in sovrappeso o obeso rispetto a un coetaneo con accesso sicuro al cibo.
L’Emergenza Silenziosa in Italia: Cifre del 2024
Questo fenomeno è particolarmente rilevante in Italia, un Paese con una popolazione tra le più longeve d’Europa, ma anche con sacche di povertà e isolamento crescenti. I dati ISTAT 2024 evidenziano un quadro preoccupante:

Mancanza di Proteine: quasi il 10% della popolazione italiana (circa 6 milioni di individui) non può permettersi un pasto proteico (carne, pesce, legumi) almeno ogni due giorni. Questa quota è in aumento, in controtendenza rispetto al trend europeo.

Anziani e Fragilità: il problema si acuisce con l’età e le condizioni di salute. L’insicurezza alimentare moderata o grave colpisce il 2,4% delle persone che presentano limitazioni nelle attività quotidiane per motivi di salute, una fascia che include gran parte della popolazione over 60, contro l’1% di chi non ha limitazioni.

L’Onere Economico e Sociale: non si tratta solo di una crisi economica. L’inflazione, unita a pensioni minime insufficienti (si stimano 1,8 milioni di pensionati con meno di 500 euro al mese), rende impossibile l’acquisto di cibo di qualità. A ciò si aggiunge l’isolamento: molti anziani che vivono da soli (circa il 38% del totale) e con ridotta mobilità hanno difficoltà a fare la spesa o a cucinare, alimentando la tendenza a consumare pasti precotti e meno salutari.
Questo circolo vizioso, povertà, cibo scadente, obesità, genera un aumento esponenziale dei costi sanitari e una drastica riduzione della qualità della vita, aumentando il rischio di patologie croniche come diabete e malattie cardiovascolari. Tra gli over 65-74 anni in Italia, già oggi oltre 1 persona su 6 è obesa (15,9%), un dato in crescita rispetto al passato.
Interventi e Politiche: È Ora di Agire

Gli autori della meta-analisi sottolineano con forza l’urgenza di considerare l’insicurezza alimentare come un problema di sanità pubblica strettamente legato all’obesità senile.
È necessario superare la logica della semplice “assistenza emergenziale” per adottare politiche strutturali che garantiscano la “libertà alimentare” e l’accesso al cibo sano per tutti:

Assistenza Mirata: rafforzamento dei programmi di assistenza alimentare, buoni pasto dedicati specificamente all’acquisto di frutta, verdura e proteine fresche.

Programmi di Prossimità: potenziamento dei servizi di assistenza domiciliare integrata (ADI) che includano supporto pratico per la spesa e la preparazione dei pasti.

Soluzioni Comuni: promozione di iniziative comunitarie come mense sociali che offrano pasti caldi, nutrienti ed equilibrati, e la creazione di orti urbani che favoriscano sia l’accesso a prodotti freschi che l’interazione sociale.
Affrontare l’insicurezza alimentare non è solo un atto di giustizia sociale, ma la strategia più efficace per prevenire l’obesità e le sue gravi conseguenze, migliorando sensibilmente la qualità della vita degli anziani in un’ottica di invecchiamento attivo e in salute.
(1) Gianfredi V, Nucci D, Lattanzio R, et al. Food insecurity and body mass index among older people: A systematic review and meta-analysis. Arch Gerontol Geriatr. 2024 Aug 27;128:105606. doi: 10.1016/j.archger.2024.105606.
Articolo a cura di:
Patrizia Landini
Giornalista di Salute e Benessere
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