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Caffè; scopriamo le abitudini degli italiani nel 2023
Caffè, sempre più considerato un prodotto di consumo quotidiano, che viene consumato sia al bar sia a casa.
Caffè: l’analisi dei gusti regionali in Italia, realizzata dal Consorzio Promozione Caffè.
Sommario
Il caffè è nel DNA italiano
Lo sappiamo, siamo uno dei paesi a cui il caffè piace, e tanto! Ma qual è la mappa dei consumi e delle preferenze dell’Italia?
Ci viene in aiuto l’analisi dei gusti regionali del caffè in Italia, realizzata da Astra e dal Consorzio Promozione Caffè, che ci fornisce un’immagine dettagliata delle preferenze dei consumatori italiani, evidenziando differenze significative tra le regioni del Nord, Centro e Sud del paese.
La ricerca in Italia è stata realizzata da Astra nel 2023, ecco i dati:
- Il suo consumo in Italia è rimasto stabile rispetto al 2022, attestandosi a 5,6 kg pro capite.
- La modalità di preparazione preferita dagli italiani è ancora la moka, che rappresenta il 28,8% del totale.
- Seguono la macchina a cialde (42,7%) e la macchina da espresso automatica (17,1%).
- Il consumo al bar è diminuito rispetto al 2022, passando dal 34% al 32%.
- Il consumo a casa è aumentato rispetto al 2022, passando dal 66% al 68%.
- E’ considerato un alimento essenziale per il 72% degli italiani.
- Il 90% degli italiani ritiene che sia un prodotto di qualità.
- Il 75% degli italiani ritiene che sia un prodotto sostenibile.
In particolare, la ricerca ha rilevato che:
- La sostenibilità sociale è diventata una priorità per gli italiani, che considerano importante che il caffè sia prodotto nel rispetto dei diritti dei lavoratori.
- Gli italiani sono sempre più attenti alla sua qualità; deve essere prodotto con materie prime di alta qualità e secondo processi sostenibili.
- E’ sempre più considerato un prodotto di consumo quotidiano, che viene consumato sia al bar sia a casa.
La ricerca ha anche rilevato che è un prodotto importante per la cultura italiana, che è strettamente legato alla tradizione e al modo di vivere degli italiani.
Nord Italia
Nel Nord Italia, i consumatori prediligono i caffè con aromi più delicati. La tostatura media e un retrogusto dolce sono le caratteristiche dominanti. La varietà più apprezzata è l’Arabica. L’espresso è la bevanda principale, seguito dal macchiato con latte caldo e dal “marocchino”, una variante che include caffè, latte caldo e cacao, particolarmente apprezzata per la colazione.
Sud Italia
Al contrario, nel Sud Italia si prediligono caffè più forti e decisi, come il sole. Le miscele qui tendono a combinare Arabica e Robusta, che esaltano corpo e forza dell’espresso. L’espresso ristretto è particolarmente popolare, servito in tazzine riscaldate e spesso zuccherato. È comune accompagnarlo con un bicchiere d’acqua molto fredda per bilanciare l’alta temperatura e intensificare il sapore.
Centro Italia
Nel Centro Italia, i gusti si orientano verso qualità più leggere e meno decise. La modalità di preparazione più comune, in tutta Italia, è l’uso di macchine a cialde o capsule, seguita dalla moka e dalle macchine per espresso automatiche. La tazzulella napoletana rimane popolare tra alcuni intenditori, superando addirittura il caffè solubile e l’americano in termini di preferenza.
Le abitudini generali
In termini di abitudini generali, circa il 40% dei caffè viene consumato a casa, mentre il 14% nei bar. La maggior parte degli italiani considera l’espresso come una fonte di energia fisica e mentale (42,2%), un rito personale (35,6%) e un catalizzatore di buonumore e socialità (33,7%).
Questa ricerca offre una visione approfondita non solo sulle preferenze regionali in Italia, ma anche sul ruolo culturale e sociale che questa bevanda svolge nella vita quotidiana degli italiani. Il caffè, in Italia, va oltre il semplice gusto, diventando un elemento di convivialità e tradizione che varia notevolmente tra le diverse regioni del paese.
E’, senza dubbio, una bevanda che ha una storia ricca e complessa, e viene apprezzata in tutto il mondo per i suoi sapori distinti e i suoi benefici per la salute.
Origini e Storia
Si ritiene che il caffè abbia avuto origine in Etiopia, dove la pianta cresceva selvaggia. La leggenda narra di un pastore, Kaldi, che notò l’effetto energizzante dei chicchi sulle capre e iniziò a consumarli. Nel XV secolo, il caffè si diffuse nel Medio Oriente, in particolare in Yemen, dove iniziò la coltivazione sistematica.
Nel XVII secolo, i chicchi arrivarono in Europa, diventando popolari in città come Venezia. Le prime caffetterie divennero centri sociali e intellettuali.
La prima caffetteria in Italia è stata aperta a Venezia nel 1683, in Piazza San Marco, segnando l’anno zero della storia delle caffetterie italiane. Prima di questo evento, il caffè era stato introdotto in Europa attraverso Venezia nel XVI secolo, portato dal medico-botanico padovano Prospero Alpino dall’Oriente.
Inizialmente, era venduto solo in farmacia e disponibile solo per le persone ricche. Dopo l’apertura della prima bottega del caffè, altre botteghe sorgono in tutta la città, segnando l’inizio di una tradizione che lo trasforma in un simbolo di convivialità e cultura in Italia.
Il famoso Caffè Florian, il primo “caffè” riconosciuto d’Italia, aprirà più tardi, nel 1720. Questi luoghi diventarono importanti centri culturali, frequentati da scrittori e politici
Benefici per la Salute
- Stimolante: la caffeina, in esso contenuta, è un noto stimolante che può migliorare i livelli di energia e la concentrazione.
- Antiossidanti: è ricco di antiossidanti, che possono combattere i radicali liberi nel corpo e ridurre il rischio di alcune malattie.
- Riduzione del Rischio di Malattie: studi hanno suggerito che il suo consumo regolare può ridurre il rischio di malattie come il Parkinson, il diabete di tipo 2, alcune forme di cancro e malattie cardiache.
- Salute Mentale: alcune ricerche indicano che può ridurre il rischio di depressione e può anche avere un effetto protettivo contro il declino cognitivo legato all’età.
Altri Aspetti
- Variazioni Culturali: ogni cultura ha le sue uniche tradizioni legate al consumo di questa bevanda, da quello turco molto forte al leggero caffè americano.
- Sostenibilità e Commercio Equo: con l’aumento della consapevolezza ambientale e sociale, si è sviluppato un interesse crescente per pratiche di coltivazione sostenibili e commercio equo.
- Effetti Collaterali: il consumo eccessivo può portare a insonnia, nervosismo e altri effetti collaterali.
- Dipendenza: la caffeina può creare dipendenza, e la sua assenza può causare sintomi di astinenza in alcune persone.
Insomma, non parliamo solo di una bevanda, ma di un fenomeno culturale globale con una storia profonda e significati diversi in tutto il mondo. La sua popolarità continua a crescere, accompagnata da una maggiore attenzione alla qualità, alla provenienza e agli impatti ambientali, sociali ed etici della sua produzione.
Articolo a cura di:
Patrizia Landini
Giornalista di Salute e Benessere
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