Dieta, la migliore per il cuore tra le 10 più popolari
Dieta sana, gli esperti la raccomandano per ridurre i rischi di sviluppare malattie cardiache.
Dieta, secondo l’OMS, le malattie cardiache rappresentano una delle maggiori cause di morte nel mondo.
Sommario
Ridurre il rischio cardiaco con una dieta sana
Per ridurre i rischi di sviluppare tali malattie, gli esperti raccomandano di seguire una dieta sana, insieme all’esercizio fisico e al non fumare.
Al fine di aiutare le persone a scegliere la dieta migliore per la salute del cuore, alcuni esperti di nutrizione hanno analizzato le 10 diete più popolari e stilato una classifica in base all’aderenza alle linee guida dettate nel 2021 dall’American Heart Association (AHA).
Il primo posto, la fascia 1
Al primo posto della classifica si è piazzata la DASH (Dietary Approaches to Stop Hypertension), che risponde al 100% delle linee guida AHA e viene spesso prescritta per aiutare a prevenire o migliorare la pressione arteriosa alta. Questa dieta privilegia frutta, verdura, carboidrati da cereali integrali, derivati del latte a basso contenuto di grassi, pesce, carne bianca, oli vegetali e prevede una sostanziale diminuzione o eliminazione di carne rossa, grassi animali, zucchero e alcol. Inoltre, alla dieta DASH è solitamente affiancato un ridotto uso di sale da cucina.
Mediterranea e Vegetariana anche loro al top
Anche la dieta mediterranea e quella vegetariana hanno raggiunto ottimi voti, rispondendo rispettivamente all’89% e al 92% delle linee guida AHA. Tuttavia, secondo Christopher Gardner, autore principale dello studio e professore allo Stanford Prevention Research Center in California, la dieta mediterranea non è al top soprattutto perché raccomanda un piccolo bicchiere di vino rosso ogni giorno e non limita il sale. L’American Heart Association (qui il link al sito in italiano), infatti, afferma che nessuno dovrebbe bere alcolici se non ha già iniziato, e se beve, dovrebbe ridurli al minimo.
Le diete citate finora rientrano nel livello 1 della classifica (sono tutte superiori all’85%). “Sono a base vegetale e anche se non corrispondono al 100% alle linee guida non sono difficili da correggere”, ha detto Gardner. Discorso diverso per altre diete che invece si trovano ai piani bassi della classifica. “Paleo e cheto non possono essere sistemate. Dovresti riorganizzarle completamente”, ha infatti dichiarato l’esperto.
Secondo lo studio pubblicato sulla rivista scientifica Circulation e riportato dalla Cnn, tra le diete per la salute del cuore posizionate ai piani alti della classifica, ci sono, appunto, due diete vegetariane: la dieta pescetariana (che comunque vegetariana non sarebbe nda) e la dieta latto-ovo-vegetariana.
La dieta pescetariana prevede l’inclusione di latticini, uova e pesce, escludendo la carne, e risulta allineata al 92% con le linee guida AHA. La dieta latto-ovo-vegetariana, invece, ammette l’inclusione di latticini e uova, ma esclude sia il pesce che la carne, ed è allineata all’86% con le linee guida AHA. Entrambe le diete, quindi, sono ritenute ottime scelte per mantenere una buona salute del cuore.
Nella fascia 2
Nella fascia 2 della classifica (con un range compreso tra il 75% e l’85%), troviamo le diete vegane, a patto che incorporino il 10% di grassi, e le diete povere di grassi come la volumetrica. Entrambe le diete raggiungono il 78% degli obiettivi AHA. Una dieta vegana esclude il consumo di animali, quindi carne e pesce, e di derivati, quindi niente latticini e uova. La dieta volumetrica, invece, si concentra sulla densità calorica degli alimenti e sul senso di pienezza che questi riescono a fornire allo stomaco.
La fascia 3
Nella fascia 3 della classifica (con un range compreso tra il 55% e il 74%), troviamo le diete a bassissimo contenuto di grassi, quindi meno del 10%, e le diete povere di carboidrati. Nella prima categoria rientrano alcune diete legate ad alcuni stili di vita vegani, mentre nella seconda categoria vi sono diete come la South Beach e la dieta a zona.
La fascia 4
Nella fascia più bassa dei modelli alimentari sani per il cuore, la 4 (meno del 55%), troviamo quindi diete a bassissimo contenuto di carboidrati, come la Atkins, e varie diete chetogeniche, come la WFKD (Well-Formulated Ketogenic Diet, dieta chetogenica ben formulata). Tra i punti deboli di queste diete vi è il forte consumo di carne rossa, latticini, grassi saturi, un apporto limitato di frutta e verdura e altissimo di proteine. Tra le diete meno raccomandate, anche le paleo (basate su ciò che si pensava mangiassero gli antichi esseri umani prima dell’agricoltura, nel Paleolitico.
Secondo il professor Gardner, lo studio ha l’obiettivo di fornire informazioni chiare alle persone e mettere i medici al passo con i tempi, visto che la nutrizione spesso non è una priorità nei corsi di Medicina. “Negli ultimi anni il numero di regimi alimentari si è moltiplicato e il livello di disinformazione su questi temi ha raggiunto livelli critici. Le persone, e anche gli operatori sanitari, potrebbero giustamente sentirsi confuse riguardo a un’alimentazione sana. Speriamo che la nostra pubblicazione sia uno strumento utile”, ha affermato Gardner.
Quindi, la dieta DASH, la dieta mediterranea e la dieta vegetariana sono tra le migliori per la salute del cuore, mentre le diete a bassissimo contenuto di carboidrati e le varie diete chetogeniche sono tra le meno raccomandate. Seguire una dieta sana, insieme all’esercizio fisico e al non fumare, può aiutare a ridurre i rischi di sviluppare malattie cardiache, una delle maggiori cause di morte nel mondo.
Articolo a cura di:
Patrizia Landini
Giornalista di Salute e Benessere
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