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AltroStile • Cardo Mariano: alleato nella purificazione del fegato

Cardo Mariano: alleato nella purificazione del fegato

Il cardo mariano è celebre per le sue proprietà depurative; supporta la funzionalità epatica e favorisce il processo di detossificazione.
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Cardo Mariano: scopriamo le origini, i benefici, i nutrienti e gli usi di questa antica pianta.

Ascolta l’articolo letto dalla nostra Intelligenza Artificiale

Grandi benefici per la salute

Conosciuto scientificamente come Silybum marianum, trae le sue radici dall’antichità, dove era apprezzato per le sue proprietà terapeutiche. Oggi, questa pianta si posiziona come un eccezionale alleato nel panorama del benessere naturale. Nonostante l’avanzamento della scienza medica, questa pianta mantiene una reputazione inalterata per i suoi benefici epatici e antiossidanti. Scopriamo dalla storia antica alla cucina moderna, mettendo in luce la sua importanza crescente nella salute benessere contemporanei.

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Origini Storiche

Indigeno del Mediterraneo, si distingue per le sue spine robuste. Le sue origini si intrecciano con miti antichi, tra cui una delle tante leggende che vede le macchie bianche sulle sue foglie originate dalle gocce di latte della dea Iside.

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Già apprezzato nella Grecia e a Roma, era utilizzato dai medici antichi come Dioscoride e Plinio il Vecchio per le sue qualità terapeutiche, principalmente legate alla purificazione del fegato e alla stimolazione della digestione.

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Nella Scienza e nella Medicina

La silimarina, il principio attivo del cardo mariano, è stata ampiamente studiata per i suoi effetti protettivi sul fegato. La ricerca scientifica attuale sta esplorando la sua efficacia nella rigenerazione delle cellule epatiche danneggiate e come antitossico. Inoltre, i suoi componenti sono noti per le proprietà antiossidanti, che contribuiscono a contrastare i radicali liberi responsabili dell’invecchiamento cellulare.

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Benefici Salutari

E’ celebre per le sue proprietà depurative; supporta la funzionalità epatica e favorisce il processo di detossificazione. In ambito dermatologico, i suoi estratti sono utilizzati per la loro azione antietà e protettiva della pelle.

Grazie alle sue proprietà anti-infiammatorie, offre benefici nel processo digestivo e può avere un impatto positivo sulla salute cardiovascolare. Tuttavia, è fondamentale conoscere anche le sue controindicazioni.

Controindicazioni e Precauzioni

Nonostante i benefici, può presentare reazioni avverse se assunto inappropriatamente. È noto che può interagire con alcuni farmaci e per questo è consigliato un uso consapevole, soprattutto in gruppi sensibili come le persone con allergie, donne in gravidanza e bambini.

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Il Cardo Mariano in Cucina

La cucina mediterranea vanta una lunga tradizione nell’uso del cardo mariano, dalle insalate alle infiorescenze. I semi della pianta, ricchi di oli benefici, trovano impiego sia in ambito medicinale sia come ingrediente culinario, mentre l’olio estratto è apprezzato tanto per le sue proprietà nutrizionali, quanto per l’utilizzo in cucina.

La Tradizione Culinaria del Cardo Mariano: Un Viaggio Tra Gusto e Salute

La tradizione culinaria dell’Italia e dell’Europa lo ha visto trasformarsi da semplice pianta medicinale a protagonista di ricette regionali. In Italia, soprattutto in regioni come la Toscana e la Sicilia, è utilizzato per la sua somiglianza con i carciofi, rendendolo un ingrediente versatile nelle insalate e nei contorni, dove le sue foglie e infiorescenze vengono spesso consumate dopo una leggera cottura per addolcirne il sapore leggermente amaro.

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Guide alla Preparazione: Dall’Insalata alle Infiorescenze

L’uso delle foglie tenere del cardo mariano è diffuso nelle insalate, dove vengono mescolate con altri ortaggi stagionali, condite con olio extravergine d’oliva e succo di limone.

Le infiorescenze, simili a quelle dei carciofi, possono essere bollite e servite con una spolverata di formaggio pecorino o come ingrediente in torte rustiche e frittate. Il cuore del cardo, una volta cotto, rivela una consistenza morbida e un gusto delicato, apprezzato in tutta la regione mediterranea.

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I Semi: Dall’Impiego Medicinale a Ingrediente Gastronomico

I suoi semi, noti per il loro contenuto di silimarina, hanno un impiego storico nella medicina naturale per promuovere la salute epatica. In cucina, i semi possono essere tostati e aggiunti a insalate, muesli o yogurt per un apporto nutrizionale extra. Macinati, possono essere utilizzati come addensante in zuppe e stufati o incorporati in pane e cracker per un sapore unico e benefici salutari.

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L’Olio: Estrazione e Utilizzo

L’olio di questa pianta si ottiene dalla spremitura a freddo dei suoi semi ed è ricco di acidi grassi essenziali. Questo olio, meno conosciuto rispetto ad altri, è apprezzato per il suo alto contenuto di acido linoleico e si sta facendo strada nelle cucine moderne come alternativa salutare agli olii vegetali più comuni. Viene utilizzato in modo simile all’olio di semi di lino o all’olio di enotera per condire insalate o per finire piatti già cotti, non essendo adatto alla cottura ad alte temperature.

L’integrazione del cardo mariano nella cucina moderna è un esempio eccellente di come gli alimenti tradizionali possano essere riscoperti e valorizzati per i loro benefici nutrizionali e salutari. Dai semplici piatti quotidiani agli usi più sofisticati in gastronomia, il cardo mariano si conferma un ingrediente versatile e benefico, in grado di arricchire la dieta contemporanea mantenendo un legame con la tradizione e la storia culinaria del territorio.

Conservazione e Sostenibilità:

Non solo offre benefici per la salute, ma è anche una scelta sostenibile in termini di coltivazione e impatto ambientale. La sua capacità di crescere in condizioni aride lo rende una pianta resistente che contribuisce alla biodiversità e alla conservazione delle risorse naturali.

Miti e leggende

Il cardo mariano è avvolto da un ricco mosaico di aneddoti e leggende che rispecchiano la sua lunga storia di pianta medicinale. Secondo una leggenda cristiana, le caratteristiche macchie bianche sulle sue foglie sono nate dalle gocce di latte della Vergine Maria durante la fuga in Egitto, da cui deriva anche il nome “mariano”. Questo racconto simbolico sottolinea il profondo legame tra il cardo mariano e il concetto di purezza e protezione.

Inoltre, l’interesse per il cardo mariano si estende oltre le sue proprietà medicinali. Nell’antichità, si riteneva che portasse via la malinconia. Teofrasto, filosofo e botanico greco, descriveva il cardo mariano come una pianta capace di “pulire il sangue” e “rinfrescare” il fegato, suggerendo così una delle prime interpretazioni delle sue proprietà depurative.

Nel Medioevo, il cardo mariano era parte integrante degli hortus sanitatis, i giardini di salute dove monaci e guaritori coltivavano piante per la preparazione di rimedi.

Anche Hildegard von Bingen, una benedettina nota per i suoi scritti sulla medicina olistica, menzionava il cardo mariano nelle sue opere, evidenziandone l’utilità nel trattamento dei disturbi epatici.

Il cardo mariano ha mantenuto la sua reputazione attraverso i secoli, e la scienza moderna continua a esplorare e a confermare le sue virtù, creando un ponte tra le antiche credenze e la validazione scientifica contemporanea.

Riscoprire il cardo mariano significa riavvicinarsi a un’eredità naturale che ha molto da offrire alla salute e al benessere moderni. Integrare questa pianta nella dieta e nello stile di vita può rappresentare un passo verso una maggiore consapevolezza e cura del proprio corpo, in armonia con i principi di salute olistica e naturale.

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Articolo a cura di:

Patrizia Landini

Giornalista di Salute e Benessere

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