Frittura: come farla buona e sana
Frittura: recenti scoperte scientifiche stanno iniziando a sfidare la convinzione che faccia sempre male.
Frittura sì, frittura no; sì, se fatta con un buon olio e attenzione alla temperatura.
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Sommario
Frittura: tra gusto e salute
La frittura è spesso etichettata come un metodo di cottura poco salutare. Tuttavia, recenti scoperte scientifiche stanno iniziando a sfidare questa convinzione, rivelando che, quando eseguita correttamente, può, non solo essere sicura, ma anche migliorare certi aspetti nutrizionali degli alimenti, specialmente le verdure.
Riscoprire la frittura: uno studio innovativo
Un team di ricercatori dell’Università di Granada in Spagna ha portato una nuova prospettiva sulla frittura. Hanno scoperto che, se eseguita correttamente, può effettivamente aumentare le proprietà nutrizionali di alcune verdure, migliorando la loro capacità antiossidante e il contenuto di polifenoli.
La Rivoluzione del Fritto: Studi dell’Università di Granada
Il team di ricerca dell’Università di Granada ha condotto uno studio pionieristico per esaminare gli effetti del fritto sulle proprietà nutrizionali delle verdure. Questa ricerca ha avuto come obiettivo principale quello di sfatare il mito che la frittura sia sempre una scelta nutrizionalmente negativa.
Metodologia e Materiali della ricerca
I ricercatori hanno utilizzato un approccio scientifico rigoroso, sperimentando con diversi tipi di verdure, tra cui patate, zucca, pomodoro e melanzane. Hanno confrontato metodi di cottura differenti: bollitura, frittura in olio extravergine di oliva e cottura mista in olio e acqua. Le verdure sono state analizzate prima e dopo la cottura utilizzando tecniche avanzate come la cromatografia liquida ad alta prestazione.
Risultati Significativi
I risultati dello studio hanno mostrato che le verdure fritte in olio extravergine di oliva non solo mantenevano le loro proprietà nutrizionali, ma in alcuni casi le miglioravano. In particolare, è stato osservato un aumento significativo del contenuto di polifenoli e di capacità antiossidanti. Ad esempio, le patate fritte mostravano un incremento di composti fenolici del 50% rispetto alla loro versione cruda o bollita.
Implicazioni Nutrizionali
Questa scoperta ha importanti implicazioni nutrizionali. I polifenoli sono noti per i loro effetti benefici sulla salute, inclusa la riduzione del rischio di malattie croniche come malattie cardiovascolari e diabete. Gli antiossidanti, d’altra parte, giocano un ruolo cruciale nel neutralizzare i radicali liberi, riducendo così lo stress ossidativo e il rischio di varie malattie.
Considerazioni sulla Salute e il Benessere
È importante notare che questi benefici sono fortemente legati alla qualità dell’olio utilizzato e alla tecnica di frittura. L’uso di olio extravergine di oliva, noto per il suo alto contenuto di acidi grassi monoinsaturi e antiossidanti, è stato cruciale per ottenere questi risultati positivi.
Lo studio dell’Università di Granada offre una nuova prospettiva sui fritti, suggerendo che, se fatta nel modo giusto, può essere un metodo di cottura che contribuisce positivamente al profilo nutrizionale degli alimenti, in particolare delle verdure. Questa ricerca apre la strada a un rinnovato apprezzamento della frittura come tecnica culinaria, ponendo l’accento sulla scelta degli ingredienti e sulle metodologie di cottura.
Il Segreto sta nella tecnica
La chiave per una frittura sana risiede nella tecnica utilizzata. Gli scienziati hanno confrontato diversi metodi di cottura, come la bollitura e la frittura in olio extravergine di oliva, scoprendo che le verdure fritte in quest’ultimo mantengono maggiormente i loro composti fenolici.
Benefici Inaspettati della Frittura
Oltre a migliorare il contenuto nutrizionale di alcuni alimenti, la frittura può anche avere effetti benefici sul sistema digestivo, stimolando il fegato e incrementando la produzione di bile. Questo può facilitare un transito intestinale più veloce e aiutare nell’eliminazione delle tossine.
Effetti della Frittura sul Fegato e sulla Produzione di Bile
- Stimolazione del fegato: alcune ricerche suggeriscono che determinati alimenti, quando fritti correttamente, possono influenzare positivamente la funzionalità epatica. Il processo di frittura, in particolare con oli sani come l’olio extravergine di oliva, potrebbe contribuire a stimolare il fegato, un organo cruciale nel processo di detossificazione del corpo.
- Incremento della Produzione di bile: la bile, prodotta dal fegato e immagazzinata nella cistifellea, svolge un ruolo fondamentale nel processo digestivo, in particolare nell’emulsifione dei grassi. Alcuni studi indicano che la frittura può favorire la produzione di bile. Questa maggiore produzione aiuta a migliorare la digestione dei grassi e facilita l’assorbimento di vitamine liposolubili come A, D, E e K.
Effetti sulla Motilità Intestinale
Una produzione adeguata di bile non solo aiuta nella digestione dei grassi, ma può anche influenzare positivamente la motilità intestinale. Questo può portare a un transito intestinale più efficiente, contribuendo alla regolarità e all’eliminazione di scarti e tossine dal corpo.
I Pericoli del Fritto Commerciale
Non tutti i tipi di frittura sono tuttavia benefici. Gli oli utilizzati nei fast food e in alcuni ristoranti potrebbero essere nocivi. Gli oli di semi, ad esempio, tendono ad ossidarsi facilmente, sia a temperature elevate sia a contatto con l’aria, diventando dannosi.
Il fritto commerciale, comune in fast food, pizzerie, e ristoranti di vario genere, può nascondere rischi per la salute spesso sottovalutati. Questi rischi derivano principalmente dalla qualità degli oli utilizzati e dalle pratiche di frittura.
Qualità degli Oli: Il Cuore del Problema
Nei contesti commerciali, è frequente l’uso di oli di semi a basso costo, preferiti per il loro prezzo ridotto rispetto a oli più salubri come l’olio d’oliva o di sesamo. Tuttavia, questi oli di semi tendono ad ossidarsi facilmente, specialmente quando esposti a temperature elevate ripetutamente o a contatto prolungato con l’aria. L’ossidazione porta alla formazione di composti dannosi, come aldeidi e acidi grassi liberi, che sono stati associati a problemi di salute a lungo termine, tra cui malattie cardiovascolari e infiammatorie.
Riutilizzo dell’Olio: Una Pratica Diffusa e Rischiosa
Un altro problema comune nei ristoranti è il riutilizzo eccessivo dell’olio per frittura. Questa pratica, sebbene economicamente vantaggiosa, può incrementare significativamente la concentrazione di sostanze nocive nell’olio. Man mano che l’olio viene riscaldato e raffreddato ripetutamente, si degrada, alterando la sua composizione chimica e aumentando la presenza di composti tossici.
Riscaldamento Eccessivo e Punto di Fumo
Il surriscaldamento dell’olio, oltre il suo punto di fumo (la temperatura alla quale inizia a decomporsi e sprigionare fumo), è un altro fattore critico. Questo processo non solo altera il sapore dell’olio, ma produce anche sostanze volatili potenzialmente dannose per la salute. Gli oli di semi comunemente usati nei ristoranti hanno in genere punti di fumo più bassi rispetto agli oli di qualità superiore.
Alternative Salutari e Conclusioni
Per ridurre i rischi associati al fritto commerciale, è importante essere consapevoli e scegliere luoghi che utilizzano oli di alta qualità e praticano una gestione sicura dell’olio. Consumare fritti commerciali con moderazione e preferire la frittura casalinga, dove è possibile controllare la qualità dell’olio e la tecnica di cottura, può essere una scelta più salutare.
Consigli per una Frittura Ottimale
Luigi Caricato, esperto di oli, suggerisce diverse temperature di frittura a seconda dell’alimento. È essenziale utilizzare abbondante olio e non riutilizzarlo, oltre a evitare di mischiare olio crudo con quello già usato. L’olio di oliva è raccomandato, ma con attenzione a non superare i 180°.
Selezione dell’Olio: Il Fondamento di una Buona Frittura
Il primo e più importante passo per una frittura ottimale è la selezione dell’olio. L’olio extravergine di oliva è spesso raccomandato per i suoi benefici per la salute e il suo punto di fumo relativamente alto. L’olio di sesamo, noto per il suo alto contenuto di antiossidanti, è un’altra scelta eccellente. È fondamentale evitare oli di qualità inferiore, come quelli di semi, che si ossidano facilmente.
Controllo della Temperatura: Chiave per una Frittura Perfetta
Il controllo accurato della temperatura è cruciale. La frittura a temperature troppo basse può portare ad un assorbimento eccessivo di olio, rendendo il cibo troppo unto. Al contrario, temperature troppo elevate possono causare la formazione di sostanze nocive. Utilizzare un termometro da cucina per mantenere la temperatura consigliata per ogni tipo di alimento è una pratica raccomandata.
- 130-145°C: ideale per alimenti ricchi di acqua come verdure, patate, e frutta.
- 155-170°C: ottimale per alimenti fritti in pastella, infarinati o impanati.
- 175-180°C: consigliato per alimenti di piccole dimensioni o che richiedono una cottura rapida.
Quantità di Olio e Gestione del Fritto
Utilizzare una quantità sufficiente di olio è importante per assicurare una cottura uniforme. L’olio dovrebbe coprire completamente gli alimenti. Inoltre, evitare il riutilizzo dell’olio e non mescolarlo con olio fresco è fondamentale per mantenere la qualità del fritto e ridurre la formazione di composti nocivi.
Preparazione degli Alimenti
Asciugare bene gli alimenti prima della frittura è essenziale per evitare schizzi d’olio e per garantire una crosticina croccante. È anche importante non sovraccaricare la friggitrice o la padella, poiché ciò può abbassare la temperatura dell’olio e portare a una cottura non uniforme.
Post-Frittura: Gestione e Presentazione
Dopo la frittura, è consigliabile lasciare sgocciolare gli alimenti su un foglio di carta assorbente per rimuovere l’eccesso di olio. Questo passaggio non solo migliora la consistenza, ma riduce anche l’apporto calorico del piatto.
Rispetto del Punto di Fumo e Sicurezza
È importante non superare il punto di fumo dell’olio scelto. Riscaldare l’olio oltre questo punto non solo ne altera il sapore, ma può anche liberare sostanze dannose. La sicurezza deve essere una priorità, evitando il surriscaldamento dell’olio e facendo attenzione a possibili schizzi durante la frittura.
L’Eccezione dell’Olio di Sesamo
Tra gli oli di semi, l’olio di sesamo si distingue per la sua resistenza all’ossidazione durante la frittura, grazie alla presenza del sesamolo, un potente antiossidante.
La frittura, lungi dall’essere universalmente dannosa, può essere un metodo di cottura salutare se eseguita con la giusta tecnica e con oli di qualità. Questa riscoperta apre nuove possibilità per includere alimenti fritti in una dieta equilibrata, sfruttando i loro benefici nutrizionali inaspettati.
Articolo a cura di:
Patrizia Landini
Giornalista di Salute e Benessere
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