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AltroStile • Acqua in bottiglia: preoccupante il rapporto dell'ONU
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Acqua in bottiglia: preoccupante il rapporto dell’ONU

Acqua in bottiglia, il rapporto ONU mette in luce che il suo uso maschera un problema globale di accesso all’acqua potabile.
AltroStile • Acqua in bottiglia: preoccupante il rapporto dell'ONU
Acqua In Bottiglia AltroStile Salute E Benessere

L’analisi dei dati relativi a 109 paesi mette in guardia dalle conseguenze dell’incremento dell’industria dell’acqua in bottiglia sul raggiungimento dell’obiettivo dello sviluppo sostenibile.

Un consumo in aumento

Il consumo di acqua in bottiglia è in costante aumento, il problema è che questo fenomeno sta mascherando un problema globale: l’incapacità dei sistemi pubblici di fornire acqua potabile per tutta la popolazione mondiale. È quanto emerge da un nuovo rapporto dell’Institute for Water, Environment and Health presso la United Nations University (UNU-INWEH), il quale analizza le difficoltà legate all’industria dell’acqua in bottiglia e le sue conseguenze sullo sviluppo sostenibile.

Gli esperti sottolineano che, nonostante l’acqua in bottiglia sia spesso percepita come un’alternativa più sicura rispetto all’acqua del rubinetto, la sua diffusione sta rallentando i progressi globali nel garantire l’accesso all’acqua potabile per tutti, creando ingiustizie sociali a livello mondiale.

I dati

Il recente studio dell’ONU ha evidenziato alcuni dei lati oscuri dell’industria dell’acqua in bottiglia, tra cui la capacità limitata dei sistemi pubblici di fornire acqua potabile a tutta la popolazione mondiale.

L’Institute for Water, Environment and Health presso la United Nations University ha analizzato i dati relativi a 109 paesi per valutare la sicurezza dell’acqua in bottiglia e la qualità dell’acqua pubblica. Il rapporto ha evidenziato come l’espansione dell’industria dell’acqua in bottiglia non sia allineata con l’obiettivo di fornire accesso all’acqua potabile sicura per tutti, ma anzi tenda a rallentare i progressi globali in tal senso, reindirizzando gli sforzi di sostenibilità verso un’alternativa meno affidabile e meno conveniente per i consumatori.

Accesso all’acqua potabile per tutti

L’accesso all’acqua potabile per tutti richiederebbe un investimento annuale inferiore alla metà dei 270 miliardi di dollari attualmente spesi ogni anno per l’acqua in bottiglia. Si tratta di un caso di estrema ingiustizia sociale, dove miliardi di persone in tutto il mondo non hanno accesso a servizi idrici affidabili mentre altri godono del lusso dell’acqua in bottiglia.

L’impatto sull’ambiente

Inoltre, l’industria dell’acqua in bottiglia ha un impatto significativo sull’ambiente, con una produzione di circa 600 miliardi di bottiglie e contenitori nel 2021, l’85% dei quali non sono stati riciclati e hanno raggiunto le discariche. L’estrazione di grandi quantità di acqua dalle sorgenti può anche causare problemi ambientali e sociali.

È importante notare che non tutte le bottiglie di acqua rappresentano un’alternativa sicura all’acqua pubblica. I processi di trattamento, la fonte dell’acqua, l’imballaggio e le condizioni di conservazione possono infatti alterare la qualità del prodotto commercializzato. In alcuni casi sono state rilevate contaminazioni inorganiche, organiche e microbiologiche.

Le soluzioni alternative

Per queste ragioni, sono importanti alcune soluzioni alternative. La prima è quella di cercare di usare l’acqua pubblica sempre che possibile, valutando la sua qualità in base alle informazioni disponibili. Inoltre, sono disponibili sul mercato filtri per acqua domestici che consentono di migliorare la qualità dell’acqua e ridurre il consumo di acqua in bottiglia.

Un’altra soluzione può essere quella di ridurre il consumo di acqua in bottiglia scegliendo prodotti di consumo alternativi. Ad esempio, ci sono borracce riutilizzabili in acciaio inossidabile o in vetro che permettono di bere acqua potabile senza creare rifiuti.

Lo studio ONU nel dettaglio

Lo studio dell’ONU ha analizzato dati relativi a 109 paesi per valutare la sicurezza dei prodotti commercializzati e dell’alternativa corrente. Secondo il rapporto, la crescita del settore dell’imbottigliamento rappresenta un problema in rapido aumento, non solo per quanto riguarda l’incremento dei rifiuti di plastica, ma anche a causa della carenza di regolamentazione relativa alla produzione e alla vendita delle bottiglie di acqua.

Il rapporto sottolinea che la composizione minerale dell’acqua in bottiglia può variare in modo significativo tra le varie marche e persino all’interno dello stesso lotto. I ricercatori elencano esempi di contaminazione osservati in tutti i tipi di acqua in bottiglia, tra cui la presenza di contaminazioni inorganiche, organiche e microbiologiche.

L’industria dell’imbottigliamento dell’acqua è un comparto economico essenzialmente autonomo, che negli ultimi 50 anni è cresciuto esponenzialmente, registrando un incremento del 73% solo tra il 2010 e il 2020, con un previsto raddoppio delle vendite entro la fine del decennio. Questa crescita rappresenta una minaccia per il raggiungimento dell’obiettivo dello sviluppo sostenibile associato alla possibilità di tutti di beneficiare di acqua sicura.

Infine, secondo le stime del rapporto, l’industria dell’imbottigliamento dell’acqua nel 2021 ha prodotto circa 600 miliardi di bottiglie e contenitori, l’85% dei quali non sono stati riciclati e hanno raggiunto le discariche. Questo evidenzia l’importanza di una regolamentazione più stringente del settore dell’acqua in bottiglia per proteggere la salute pubblica e l’ambiente.

AltroStile • Acqua in bottiglia: preoccupante il rapporto dell'ONU
Articolo a cura di:

Patrizia Landini

Giornalista di Salute e Benessere

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