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AltroStile • Femminicidio in Italia: sempre alto il numero nel 2022
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Femminicidio in Italia: sempre alto il numero nel 2022

Non solo in Italia, anche in Europa il numero non diminuisce
AltroStile • Femminicidio in Italia: sempre alto il numero nel 2022
Femminicidio

Femminicidio, non solo inItalia, anche in Europa è un fenomeno preoccupante

Femminicidio tra Italia e Europa

Sempre alto il numero di femminicidi non solo in Italia, ma anche in Europa. Partiamo da qui: con femminicidio si intende l’omicidio di una donna in quanto donna. Ecco alcuni dati per Italia e Europa, nonostante la continua difficoltà di avere una corretta misurazione del fenomeno.

Marcela Lagarde y de los Ríos

Il termine “femminicidio” è stato utilizzato per la prima volta dalla scrittrice e attivista messicana Marcela Lagarde y de los Ríos nel 1992, in un libro intitolato “Los Cautiverios de las Mujeres: Madresposas, Monjas, Putas, Presas y Locas” (Le prigioni delle donne: madri, mogli, suore, prostitute, detenute e pazze). Tuttavia, il termine è stato coniato in precedenza da attiviste e femministe dell’America Latina che cercavano di denunciare la violenza di genere contro le donne nella regione. La prima volta che il termine è stato utilizzato pubblicamente è stato durante una conferenza delle Nazioni Unite sulle donne tenutasi a Santiago, in Cile, nel 1991.

Dati allarmanti

Il femminicidio è una piaga sociale che continua a colpire le donne in Italia e in Europa. Nonostante gli sforzi per sensibilizzare l’opinione pubblica e prevenire questo tipo di violenza, i dati sul fenomeno sono ancora allarmanti.

Secondo un’indagine condotta dal European Journalism Network, la Lettonia è il paese dell’Unione Europea in cui il femminicidio è più diffuso. In Italia, nel 2022, il 91% degli omicidi commessi da familiari o (ex) partner sono stati commessi contro donne. Nonostante si registri una diminuzione degli omicidi in generale, il numero di femminicidi rimane elevato, soprattutto in ambito domestico.

La violenza di genere

La violenza di genere rappresenta una delle più gravi violazioni dei diritti umani, con radici profonde in una cultura patriarcale che alimenta divari di genere e ruoli prescritti per le donne all’interno della società. Questa visione spesso si traduce in atti di violenza psicologica o fisica, che possono portare fino all’omicidio.

In cha ambiente accade

Gli episodi di violenza contro le donne avvengono principalmente nella sfera domestica, commessi nella maggior parte dei casi da parenti, partner o ex partner delle vittime. Quando tali violenze sfociano nell’omicidio, vengono definite in diverse maniere, tra cui “femminicidio”.

Nonostante la gravità del fenomeno, la raccolta e la comparazione dei dati sul femminicidio a livello europeo risulta difficile e frammentata, a causa della scarsa armonizzazione delle metodologie di rilevamento. Inoltre, solo alcuni paesi dell’Unione Europea riconoscono il reato di femminicidio nel proprio ordinamento giuridico.

L’istituto europeo per l’uguaglianza di genere (Eige) definisce il femminicidio come l’omicidio di una donna per via della sua appartenenza di genere.

La Lettonia è il paese dell’Unione Europea in cui il femminicidio è più diffuso, con 2,14 omicidi ogni 100.000 donne nel 2020. Inoltre, il numero di omicidi commessi da familiari o (ex) partner in Europa nel 2020 è stato di 745, ma si tratta di una sottostima poiché mancano i dati relativi a 8 stati membri dell’Unione Europea.

Gli indicatori

Gli episodi di violenza contro le donne sono spesso commessi da parenti, partner o ex partner della vittima. Tuttavia, gli indicatori per identificare i femminicidi e misurare il fenomeno sono problematici e non sempre disponibili. Alcuni esempi di indicatori includono l’omicidio in seguito a un episodio di violenza sessuale o la presenza di una posizione gerarchica tra vittima e autore.

È quindi necessario continuare a sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla gravità del fenomeno, migliorando la raccolta dei dati e promuovendo politiche di prevenzione e contrasto alla violenza di genere.

In Italia, il recente disegno di legge Zan, respinto, aveva come obiettivo l’introduzione dell’aggravante per il movente di genere nei reati di violenza domestica e sessuale. Si tratta di una battuta d’arresto nella lotta contro il femminicidio, che richiede un impegno continuo e concreto da parte delle istituzioni e della società nel suo complesso.

AltroStile • Femminicidio in Italia: sempre alto il numero nel 2022
Articolo a cura di:

Patrizia Landini

Giornalista di Salute e Benessere

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