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AltroStile • Makeup, il suo potere su umore e autostima

Makeup, il suo potere su umore e autostima

Makeup, truccarsi consente di sperimentare diversi aspetti della propria personalità e di esprimere il proprio stile unico.
AltroStile • Makeup, il suo potere su umore e autostima
Makeup AltroStile Salute E Benessere

Makeup, lo sapete che ha un alto e significativo impatto sull’umore e l’autostima?

Truccarsi migliora l’autostima

Le ricerche dimostrano che truccarsi può migliorare l’autostima e l’umore, riducendo lo stress e aumentando la fiducia in se stessi. Questo non sorprende, considerando che il make-up ha radici profonde nella storia umana e ha svolto un ruolo cruciale nel definire la nostra identità e il nostro posto nella società.

Uno studio del 2017 pubblicato nel Journal of Cosmetic Science ha rivelato che l’uso del makeup ha un impatto positivo sull’autostima. Le partecipanti allo studio hanno mostrato un aumento dell’autostima e un’immagine corporea più positiva dopo aver applicato il trucco. Un altro studio del 2016 pubblicato in Psychology of Women Quarterly ha dimostrato che il makeup può migliorare l’umore e ridurre i sintomi di depressione e ansia.

Questi risultati possono essere attribuiti al fatto che il makeup consente alle persone di esprimere la propria identità e di sentirsi in controllo del proprio aspetto. Quando ci sentiamo a nostro agio con il nostro aspetto esteriore, è più facile sentirsi sicuri di sé e affrontare le sfide della vita quotidiana.

Il makeup come forma di espressione creativa e autenticità

Oltre a migliorare l’umore e l’autostima, il makeup può essere utilizzato come una forma di espressione creativa e autenticità. Truccarsi consente di sperimentare diversi aspetti della propria personalità e di esprimere il proprio stile unico. Questo può portare a una maggiore consapevolezza di sé e a una maggiore autenticità nelle relazioni con gli altri.

Il makeup come strumento di empowerment

Il makeup può anche essere visto come uno strumento di empowerment. Per molti, il trucco è un modo per ribellarsi contro gli standard di bellezza imposti dalla società e per affermare la propria individualità. Il trucco può essere utilizzato per sfidare le norme di genere e per esplorare nuove identità.

Le persone possono trovare nel makeup un vero e proprio mezzo per esprimere la propria identità di genere e per sentirsi più a proprio agio con se stessi. Allo stesso modo, per chi vive con cicatrici, macchie cutanee o altre condizioni della pelle, il makeup può offrire un modo per sentirsi più sicuri e per affrontare le sfide quotidiane con maggiore fiducia.

Dovrebbe essere visto come uno strumento per valorizzare e celebrare la propria bellezza naturale e per esprimere la propria autenticità.

Per saperne di più: la storia del trucco

La storia del trucco ha radici profonde che risalgono a migliaia di anni fa, con le prime testimonianze di utilizzo di pigmenti e colori per abbellire e modificare l’aspetto del viso e del corpo.

  1. Antico Egitto (circa 3100 a.C. – 332 a.C.): gli antichi egizi erano noti per il loro uso di cosmetici e pigmenti, che utilizzavano per motivi religiosi, sociali e di salute. Kohl, un pigmento nero a base di galena, veniva usato per delineare gli occhi e proteggerli dal sole e dagli insetti. L’ocra rossa veniva usata come blush e l’henné per tingere unghie e capelli.
  2. Antica Grecia (circa 800 a.C. – 146 a.C.): le donne greche utilizzavano il bianco di piombo per schiarire il viso, mentre il rossetto veniva realizzato con una miscela di cera d’api e pigmenti rossi. Gli antichi greci usavano anche l’ocra e l’argilla rossa come blush e il carbone per delineare gli occhi.
  3. Antica Roma (circa 753 a.C. – 476 d.C.): i romani erano noti per il loro amore per i cosmetici e i trattamenti di bellezza, tra cui bagni, massaggi e profumi. Le donne romane utilizzavano il bianco di piombo e il cerussite per schiarire il viso, il rossetto a base di ocra e il kohl per delineare gli occhi.
  4. Medioevo (circa 500 – 1500): durante il Medioevo, l’uso del trucco divenne meno popolare a causa delle restrizioni religiose. Tuttavia, le donne continuavano a usare rimedi naturali per migliorare il loro aspetto, come il succo di bacche per tingere le labbra e l’acqua di rose per idratare la pelle.
  5. Rinascimento (circa 1300 – 1600): nel Rinascimento, il trucco tornò in auge, soprattutto tra la nobiltà. Le donne utilizzavano il bianco di piombo per schiarire il viso, mentre gli occhi venivano delineati con il kohl e le labbra colorate con pigmenti rossi. Tuttavia, l’uso di cosmetici a base di piombo causò gravi problemi di salute, tra cui avvelenamento e malattie della pelle.
  6. Secolo XVIII: nel XVIII secolo, il trucco divenne più sofisticato e creativo. Le donne utilizzavano il bianco di piombo e il rosso di cinabro per creare un aspetto drammatico, con guance molto rosse e sopracciglia scure. Le acconciature elaborate e i cosmetici vistosi erano simboli di status sociale e ricchezza.
  7. Secolo XIX: con l’avvento dell’era vittoriana, il trucco divenne meno popolare, poiché veniva associato alla frivolezza e all’immoralità. Le donne vittoriane preferivano un aspetto più naturale e sobrio, evitando l’uso eccessivo di cosmetici. Tuttavia, alcune donne utilizzavano ancora prodotti come il fard, il rossetto e il kohl, applicandoli discretamente per evitare di attirare l’attenzione negativa.
  8. Inizio del XX secolo: con l’arrivo del XX secolo, il trucco tornò in auge, in parte grazie all’influenza delle star del cinema e dello spettacolo. Le donne iniziarono a sperimentare nuovi stili e tecniche, come le ciglia finte e il rossetto a lunga durata. Nel 1915, la mascara fu introdotta sul mercato dalla Maybelline, rivoluzionando il modo in cui le donne si truccavano gli occhi.
  9. Anni ’20 e ’30: durante gli anni ’20, il trucco divenne più accessibile e mainstream. Le donne adottarono uno stile audace e drammatico, con labbra rosse, occhi marcati e sopracciglia sottili. Gli anni ’30 videro l’introduzione del fondotinta liquido e la crescente popolarità dei cosmetici per la cura della pelle.
  10. Anni ’40 e ’50: negli anni ’40, le restrizioni dovute alla guerra limitarono l’accesso ai cosmetici, portando le donne a trovare soluzioni creative per il trucco, come usare il succo di barbabietola per colorare le labbra. Gli anni ’50 segnarono il ritorno del glamour, con icone come Marilyn Monroe e Audrey Hepburn che influenzavano lo stile del trucco dell’epoca.
  11. Anni ’60 e ’70: durante gli anni ’60 e ’70, il trucco divenne più colorato e sperimentale, riflettendo l’energia creativa e la ribellione della gioventù dell’epoca. Gli ombretti brillanti, l’eyeliner alato e le ciglia voluminose erano di tendenza, mentre il movimento femminista incoraggiava l’uso del makeup come forma di empowerment e autenticità.
  12. Anni ’80 e ’90: gli anni ’80 furono caratterizzati da un trucco audace e appariscente, con colori vivaci e contorni drammatici. Gli anni ’90, invece, videro l’emergere del look “grunge”, con ombretti dai toni smoky e labbra opache. Oggi, il trucco è più vario che mai, con un’enorme gamma di prodotti, stili e tecniche disponibili per soddisfare le esigenze e le preferenze individuali. L’industria cosmetica continua a evolvere, con un crescente interesse per la sostenibilità, l’inclusività e la qualità dei prodotti, anche grazie alla richiesta di clienti più interessati alla natura e alla sostenibilità e ai valori che sostiene un Brand.
AltroStile • Makeup, il suo potere su umore e autostima
Articolo a cura di:

Patrizia Landini

Giornalista di Salute e Benessere

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