Skip to main content

Newsletter

entra nella famiglia di AltroStile e riceverai i manuali del benessere e contenuti in anteprima, potrai disiscriverti quando vorrai


Rimaniamo in CONTATTO

entra nella famiglia di AltroStile e riceverai i manuali del benessere e contenuti in anteprima, potrai disiscriverti quando vorrai

Equilibri Umani di Patrizia Landini

Ogni mercoledì alle 18:30,  in diretta con voi per parlare di
Alimentazione, Benessere, Medicina tradizionale e complementare.
In studio, Ospiti di Settore.
Direzione Tecnica e Artistica di Alessandro Castagna


AltroStile • Nichel: tra allergie e prospettive di trattamento
, ,

Nichel: tra allergie e prospettive di trattamento

Nichel, osservata relazione tra il consumo di cibi che lo contengono, come pomodori e spinaci, e le reazioni cutanee e sistemiche che ne derivano.
AltroStile • Nichel: tra allergie e prospettive di trattamento
AltroStile • Nichel: tra allergie e prospettive di trattamento

Nichel, esploriamo i legami tra questa sostanza e le reazioni dermatologiche e le nuove prospettive di trattamento.

Nel bene e nel male

Il nichel è un elemento chimico che ha il simbolo Ni e il numero atomico 28. È classificato come un metallo di transizione e si trova nel settimo gruppo della tavola periodica degli elementi.

E’ un metallo duro, lucente, argentato e relativamente resistente alla corrosione. Molto duttile e malleabile, può essere facilmente modellato in varie forme. È anche un buon conduttore di calore e elettricità.

AltroStile • Nichel: tra allergie e prospettive di trattamento

Questo elemento viene utilizzato in diverse applicazioni. Una delle sue principali utilizzazioni è nella produzione di leghe metalliche, in particolare nella lega di nichel-cromo, ampiamente utilizzata per la produzione di acciai inossidabili, che sono resistenti alla corrosione e hanno un aspetto brillante.

AltroStile • Nichel: tra allergie e prospettive di trattamento

Viene utilizzato nella produzione di batterie ricaricabili, come le batterie al nichel-cadmio e le batterie al nichel-metallo idruro. È presente anche in molti oggetti quotidiani come monete, utensili da cucina, gioielli e rivestimenti di superfici metalliche.

In natura, si trova principalmente in minerali di solfuro e ossido, e viene estratto da miniere in diverse parti del mondo. Le maggiori riserve si trovano in Canada, Russia, Australia e Indonesia.

Dal punto di vista biologico, è un micronutriente essenziale presente in tracce nel nostro organismo. Gioca un ruolo importante nella struttura e nella funzione di alcune proteine, come l’enzima ureasi che è coinvolto nella digestione delle stesse.

Venendo alla relazione tra il consumo di cibi contenenti questo elemento, come pomodori e spinaci, e le reazioni cutanee e sistemiche che ne derivano, possiamo osservare un quadro complesso.

Infatti, con una certa sorpresa da parte di chi si occupa di ricerca, molti individui riescono a tollerare alimenti ad alto contenuto di nichel, come nocciole, mandorle e pomodori, una volta che intraprendono un processo di disintossicazione. Questa apparente contraddizione richiede una spiegazione logica e l’individuazione di nuove strategie di cura per coloro che soffrono di reazioni a questo metallo.

AltroStile • Nichel: tra allergie e prospettive di trattamento

Dove si trova nei cibi

Alcuni cibi possono contenerne naturalmente piccole quantità a causa della loro origine vegetale o delle tecniche di coltivazione e lavorazione. In genere la sua presenza negli alimenti non è dannosa per la maggior parte delle persone, a meno che non si sia allergici o sensibili allo stesso.

Alcuni cibi che possono contenere livelli più elevati, e sono:

Cacao e cioccolato: cacao e cioccolato fondente possono contenere quantità significative.

Frutta secca: noci, arachidi, mandorle e nocciole possono contenere quantità variabili.

Legumi: fagioli, piselli, lenticchie e altri legumi possono contenerlo, anche se i livelli possono variare.

Cereali integrali: alcuni cereali integrali, come il grano, l’avena e il farro, possono contenerlo.

Verdure: spinaci, cavolfiori, broccoli e cavoli, possono contenerlo, così come patate in piccole quantità, specialmente se coltivate in terreni ricchi di questo elemento.

Carne e pesce: carne, pesce e frutti di mare contengono normalmente basse quantità, ma il loro contenuto può variare a seconda delle condizioni di alimentazione degli animali o dell’inquinamento ambientale.

AltroStile • Nichel: tra allergie e prospettive di trattamento

Le reazioni al nichel

Per alcune persone, l’esposizione a questo elemento può causare reazioni allergiche o sensibilità, come dermatiti da contatto, disidrosi o altre manifestazioni cutanee. Altre possono anche sperimentare reazioni sistemiche, come sintomi gastrointestinali o respiratori, dopo l’assunzione di cibi che lo contengono.

Questa condizione è nota come Sindrome da Reazione Sistemica al Nichel (SNAS). La conoscenza del contenuto del metallo in ogni alimento è, quindi, di grande aiuto. Numerosi studi hanno evidenziato la reattività alle sostanze alimentari, il che ha reso comprensibile l’esistenza della SNAS, che per molti anni è stata trascurata mentre si attribuiva al nichel solo la responsabilità delle reazioni da contatto.

È importante capire che il contenuto del metallo in un alimento, dipende dalla sua natura botanica e che la presenza di sali di nichel nei pollini, che hanno preceduto lo sviluppo di frutta e verdura, svolge un ruolo importante nella difesa naturale delle piante contro i parassiti. Pertanto, il nichel, in sé, non è un veleno e solo quantità eccessive possono causare fastidi alle persone sensibili.

Un cibo non fa male semplicemente perché contiene nichel, ma perché ne contiene una quantità “individualmente troppo elevata” o perché è associato ad altre sostanze che aumentano la reattività dell’organismo. Ad esempio, alcune preparazioni di alimenti come le mandorle tostate possono causare una reazione intensa, non a causa del nichel presente, ma a causa di altre sostanze che accentuano la sua responsività.

Allergia

E’ necessario individuare le sostanze che scatenano le reazioni e capire le condizioni che determinano la reattività anche a basse concentrazioni di nichel. Questo approccio consente di comprendere meglio il contenuto di nichel di ogni alimento e di identificare le cause delle reazioni, contribuendo, così, a una terapia mirata.

Negli ultimi anni, è emerso che il nichel contenuto negli alimenti può fungere da segnale per la presenza di metalli pesanti nel corpo. Ad esempio, il nichel può reagire più intensamente se è presente insieme a cadmio o cromo, che indicano una possibile contaminazione del terreno o un uso eccessivo di fertilizzanti chimici. Questa scoperta ha portato a sviluppare percorsi terapeutici specifici che utilizzano sostanze disintossicanti e antinfiammatorie, nonché integratori minerali e probiotici.

Va anche tenuto in considerazione che eliminare completamente una sostanza alimentare può aumentare la reattività verso gli alimenti sostitutivi. Pertanto, la varietà alimentare è fondamentale per mantenere la tolleranza immunologica, l’equilibrio del microbioma intestinale e il benessere generale. Tuttavia, è importante controllare l’assunzione di alimenti ad elevato contenuto di nichel e valutare la possibilità di reintrodurli gradualmente nella dieta una volta che la persona ha raggiunto un equilibrio.

Nuove prospettive

Le nuove prospettive di trattamento dell’allergia al nichel si basano sulla comprensione delle diverse reazioni individuali e sull’utilizzo di terapie mirate. Sebbene sia ancora necessario un controllo temporaneo dell’assunzione di alimenti a elevato contenuto di nichel, si sta valutando la possibilità di reintrodurre gradualmente alcuni di essi nella dieta, mantenendo una qualità produttiva.

Assistiamo attualmente a scoperte che la scienza e la ricerca ci permettono di comprendere meglio. E’ stato riscontrato che per anni le popolazioni occidentalizzate, inclusi gli italiani, hanno consumato biscotti, cracker e merendine contenenti grassi vegetali idrogenati, che a loro volta contenevano nichel a causa del processo di idrogenazione catalizzata dal nichel stesso. Tuttavia, oggi questa pratica è in declino. È, quindi, possibile che il sistema immunitario reagisca ancora ai grassi industriali cotti a causa di un legame condizionato che si è sviluppato nel tempo.

Fortunatamente, si stanno aprendo nuove prospettive nella gestione delle reazioni al nichel. L’esperienza clinica diretta ha dimostrato che alcuni alimenti, come noci, mandorle e nocciole, che contengono quantità significative di nichel, possono essere gradualmente reintrodotti nella dieta senza causare fastidi, anche per le persone sensibili. Lo stesso principio si applica ad alimenti come pomodori, spinaci o cacao, i quali offrono numerosi benefici se consumati correttamente.

Nel corso degli ultimi due anni, si è compreso che la presenza di nichel negli alimenti può essere un indicatore di contatto con altri metalli pesanti. Il nichel può reagire in modo più intenso nell’organismo quando è associato a metalli come cadmio o cromo, i quali possono indicare una possibile contaminazione del terreno o un uso eccessivo di fertilizzanti chimici. Questa scoperta conferma l’approccio terapeutico adottato nei centri specializzati per il trattamento delle reazioni al nichel, che prevede l’utilizzo di specifiche sostanze disintossicanti o antinfiammatorie, come inositolo, perilla e ribilla, oltre a integratori antiossidanti minerali. Questi trattamenti possono essere supportati da un corretto equilibrio del microbioma intestinale e da una dieta equilibrata.

La nostra comprensione delle reazioni al nichel sta evolvendo e si stanno aprendo nuove prospettive terapeutiche. È stato dimostrato che alcuni alimenti possono essere gradualmente reintrodotti nella dieta senza causare fastidi, nonostante il loro contenuto di nichel. Inoltre, la presenza di nichel negli alimenti può essere correlata a contatti con altri metalli pesanti, queste scoperte guidano l’approccio terapeutico nella gestione delle reazioni al nichel, che include l’uso di sostanze disintossicanti, antinfiammatorie e antiossidanti.

AltroStile • Nichel: tra allergie e prospettive di trattamento
Articolo a cura di:

Patrizia Landini

Giornalista di Salute e Benessere

La nostra TV che da sempre è la nostra finestra sul mondo della crescita evolutistica dell’umanità.
Dal 2011 Partner Ufficiale di YouTube, seguirà costantemente il nostro lavoro di divulgazione e supporto delle buone pratiche