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AltroStile • Spreco alimentare, 1/3 del cibo mondiale perso

Spreco alimentare, 1/3 del cibo mondiale perso

Lo spreco alimentare non è solo un problema economico, ma anche ambientale e sociale.
AltroStile • Spreco alimentare, 1/3 del cibo mondiale perso
Spreco Alimentare AltroStile Salute E Benessere

Lo spreco alimentare è un problema sempre più diffuso in tutto il mondo, con una stima di un terzo del cibo prodotto perso o sprecato ogni anno. 

Grave perdita

Secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), questo spreco equivale a 1,3 miliardi di tonnellate di cibo. Questa cifra rappresenta non solo un’enorme perdita economica, ma anche un impatto negativo sull’ambiente e sulla società.

In Italia

In Italia, la situazione non è diversa, con il nuovo monitoraggio dell’Osservatorio internazionale di Waste Watcher/Spreco Zero che ha indagato sui comportamenti dei cittadini di nove paesi tra cui l’Italia. Secondo questo monitoraggio, lo spreco alimentare domestico pro capite annuo in Italia è di 674,2 grammi, con un costo di 9,2 miliardi di euro. Ciò che è ancora più allarmante è il fatto che questi numeri stanno aumentando sempre di più, nonostante gli allarmi sulla gravità del problema.

La situazione dell’Italia non è buona neanche confrontata con l’Europa, con la Francia che si posiziona come il paese più virtuoso. Sudafrica e Giappone sono i paesi più virtuosi di tutti perché nelle loro case si spreca circa la metà rispetto all’Italia. Gli Stati Uniti, invece, sono il paese in cui si spreca di più, con 1338 grammi di cibo gettato a settimana.

Problema ambientale e sociale

Lo spreco alimentare non è solo un problema economico, ma anche ambientale e sociale. L’utilizzo di risorse naturali come acqua, terra e energia per produrre il cibo comporta l’emissione di gas serra e l’impoverimento delle risorse naturali del pianeta. Inoltre, lo spreco alimentare contribuisce alla malnutrizione e alla fame nel mondo, considerando che molte persone non hanno accesso al cibo a sufficienza.

Le buone pratiche

È quindi importante adottare alcune buone pratiche per ridurre lo spreco alimentare, come pianificare gli acquisti, conservare correttamente il cibo, utilizzare il cibo avanzato per preparare nuovi pasti e donare il cibo in eccesso a organizzazioni benefiche. Molte aziende stanno adottando strategie per ridurre lo spreco alimentare, ad esempio attraverso la donazione di cibo in eccedenza a organizzazioni benefiche o la trasformazione degli scarti in prodotti utili.

Le iniziative di successo

Una delle iniziative di successo in questo senso è il progetto Last Minute Market, che lavora per recuperare il cibo in eccesso e redistribuirlo a persone in difficoltà. Inoltre, molte altre organizzazioni e movimenti stanno emergendo a livello globale per combattere lo spreco alimentare, come Too Good To Go, un’app che permette di acquistare pasti a prezzi scontati da ristoranti e negozi alimentari vicino alla chiusura, evitando così lo spreco di cibo.

In Italia, ci sono anche alcune iniziative locali che stanno cercando di sensibilizzare le persone sull’importanza di ridurre lo spreco alimentare. Ad esempio, a Bologna, la Carovana Antispreco organizza eventi di sensibilizzazione e distribuisce cibo in eccedenza a persone in difficoltà. A Roma, il progetto “Pelle d’oca” sta lavorando per ridurre lo spreco alimentare nei ristoranti e nei bar attraverso la donazione di cibo in eccesso a organizzazioni benefiche.

Inoltre, alcune aziende stanno adottando strategie innovative per ridurre lo spreco alimentare, come l’utilizzo di tecnologie avanzate per la conservazione del cibo e la riduzione degli scarti. La società italiana Coop ha sviluppato una tecnologia che permette di conservare il cibo fresco per un periodo più lungo, riducendo così gli sprechi.

 E’ necessario diventare tutti più consapevoli dell’importanza di ridurre lo spreco alimentare e adottare alcune pratiche per farlo.

Last Minute Market

Last Minute Market (LMM) è un’organizzazione no-profit italiana che ha l’obiettivo di ridurre gli sprechi alimentari e promuovere la sostenibilità ambientale.

LMM ha creato una rete di volontari che raccoglie cibo invenduto dai supermercati, dalle aziende agricole e da altri esercizi commerciali e lo distribuisce a organizzazioni caritatevoli e a persone in difficoltà economica.

L’organizzazione ha anche sviluppato un’app mobile chiamata “Too Good To Go” che consente alle persone di acquistare cibo in eccesso da ristoranti, negozi di alimentari e altri esercizi commerciali a prezzi scontati. In questo modo, si riducono gli sprechi alimentari e si offre alle persone l’opportunità di acquistare cibo a prezzi convenienti.

LMM è diventata un modello di successo per altre organizzazioni simili in tutto il mondo. La loro iniziativa è stata riconosciuta a livello internazionale, con premi come il “Global Green Award” e il “European Business Award for the Environment”.

AltroStile • Spreco alimentare, 1/3 del cibo mondiale perso
Articolo a cura di:

Patrizia Landini

Giornalista di Salute e Benessere

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