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Orari dei pasti: convenzione sociale o necessità biologica?
Orari dei pasti; spesso ci troviamo a mangiare non perché siamo affamati, ma perché è “l’ora di pranzo” o “l’ora di cena” secondo l’orologio sociale.
Orari dei pasti: il dibattito sulla loro importanza per la salute e il benessere è sempre stato al centro dell’attenzione.
Sommario
L’Importanza degli Orari dei Pasti: Convenzione o Necessità?
L’idea di pasti regolari, consumati a orari prestabiliti, è profondamente radicata nella società moderna. Secondo alcuni dietisti, non ha senso parlare di orari regolari come una necessità biologica intrinseca, sostenendo che questa sia una consuetudine ormai istituzionalizzata, basata su ragioni di organizzazione e gestione dei pasti, piuttosto che su un bisogno effettivo del corpo.
Spesso ci troviamo a mangiare non perché siamo affamati, ma perché è “l’ora di pranzo” o “l’ora di cena” secondo il nostro orologio sociale. Questo può portare a un disallineamento tra i nostri bisogni reali e le abitudini imposte dalla società. Quando ci costringiamo a mangiare in momenti specifici, anche se non sentiamo una fame genuina, ignoriamo le vere esigenze del nostro corpo.
Le Eccezioni: Quando Gli Orari dei Pasti Sono Immutabili
Tuttavia, ci sono situazioni in cui non possiamo evitare di seguire orari fissi per i pasti. Un esempio lampante è la classica pausa pranzo in ufficio. In casi come questo, siamo “obbligati” a consumare il pasto entro un certo orario a causa delle nostre responsabilità lavorative. In queste circostanze, l’adattamento diventa inevitabile.
La Personalizzazione è la Chiave
Una delle principali argomentazioni è che non esiste una risposta universale quando si tratta degli orari dei pasti. Ognuno di noi è un individuo unico con esigenze metaboliche diverse. La scelta tra pasti regolari e piccoli pasti frequenti dipende ampiamente dalla nostra predisposizione metabolica.
Ad esempio, le persone con un metabolismo più elevato, come gli ectomorfi, che sono magri e tendenzialmente poco muscolosi, potrebbero trarre beneficio da pasti più frequenti e calorici. D’altra parte, ci sono individui che si sentono bene consumando pasti concentrati in un unico momento della giornata. La chiave è capire cosa funziona meglio per noi.
Assecondare i Ritmi Circadiani
Un altro elemento importante da considerare quando si discute degli orari dei pasti sono i ritmi circadiani. Questi ritmi, o cicli, regolano le oscillazioni ormonali nel nostro corpo per adattarci alle condizioni ambientali. Ciò significa che dovremmo considerare quando è il momento migliore per consumare pasti più calorici e nutrienti.
Idealmente, i pasti energetici dovrebbero essere consumati tra mezzogiorno e le tre del pomeriggio, quando il nostro corpo è più attivo. Tuttavia, questi pasti dovrebbero essere facili da digerire per evitare cali di energia nel pomeriggio. Ciò significa che dovremmo evitare pasti pesanti o ad alto contenuto calorico che potrebbero influenzare negativamente le nostre funzioni cognitive.
Per quanto riguarda la cena, dovrebbe essere pianificata in modo da evitare un consumo troppo ravvicinato al momento del riposo notturno. Questo può compromettere la qualità del sonno, che è essenziale per affrontare al meglio la giornata successiva. Pertanto, è consigliabile optare per pasti leggeri e facilmente digeribili la sera.
Consigli Alimentari per Diverse Fasi della Giornata
Oltre a considerare gli orari dei pasti, è importante fare scelte alimentari consapevoli. Ad esempio, per una colazione sana e nutriente, dovremmo includere tutti e tre i macronutrienti: proteine, grassi e carboidrati. Spesso, la colazione è sbilanciata verso zuccheri e carboidrati semplici, ma una combinazione equilibrata è preferibile.
Per il pranzo, la scelta dipende da dove verrà consumato. Se si mangia a casa o in ufficio, un piatto unico composto da cereali integrali, proteine e verdure condite con olio d’oliva extravergine è un’ottima opzione. Questo approccio richiede una pianificazione, ma offre il controllo sulla qualità e le quantità degli ingredienti.
La cena dovrebbe essere strutturata in base a ciò che è stato mangiato a pranzo, all’orario in cui viene consumata e alla fame. Se a pranzo abbiamo optato per un primo piatto e un contorno di verdure, a cena è consigliabile scegliere un secondo con verdure e una piccola porzione di carboidrati complessi, come riso o pasta.
Per quanto riguarda gli spuntini, è importante valutare se sono realmente necessari. Se è passato poco tempo dal pasto precedente, potrebbe non esserci una reale necessità di uno spuntino. Inoltre, è fondamentale capire se la fame o la mancanza di energia sono il risultato di scelte alimentari inadeguate nei pasti precedenti.
Una colazione salata o ricca di proteine può ridurre l’impatto glicemico del cibo, mantenendoci sazi per più tempo e prevenendo spuntini inutili tra i pasti principali.
L’Approccio Intuitivo all’Alimentazione
Un elemento chiave nell’affrontare il tema degli orari dei pasti è l’approccio intuitivo all’alimentazione. Questo approccio, supportato da evidenze scientifiche, promuove un rapporto rispettoso e non giudicante con il cibo. L’obiettivo non è semplicemente “mangiare ciò che si vuole”, ma nutrire corpo e mente in modo equilibrato.
L’approccio intuitivo all’alimentazione ci incoraggia a ascoltare il nostro corpo, a percepire la fame e la sazietà e a riscoprire la soddisfazione nel cibo vero e autentico. Questo richiede pratica, pazienza e un’autentica connessione con noi stessi.
Una volta che ci siamo messi in sintonia con il nostro corpo, diventa meno importante seguire orari fissi per i pasti. Possiamo distinguere tra diversi tipi di fame e fornire loro il giusto nutrimento. Questo approccio mette in primo piano l’ascolto di sé stessi e delle proprie esigenze, contribuendo a un equilibrio sano e sostenibile.
In conclusione, il dibattito sugli orari dei pasti è complesso e variegato. Non esiste una risposta definitiva, poiché ognuno di noi è diverso. Dovremmo personalizzare la nostra alimentazione in base alle nostre esigenze individuali e ascoltare il nostro corpo per mantenere il benessere fisico e mentale. L’approccio intuitivo all’alimentazione ci aiuta a raggiungere questo obiettivo, consentendoci di connetterci con le nostre reali esigenze e di vivere una vita più equilibrata.
Articolo a cura di:
Patrizia Landini
Giornalista di Salute e Benessere
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