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AltroStile • Pressione psicologica sul lavoro: come affrontarla

Pressione psicologica sul lavoro: come affrontarla

Pressione psicologica può portare a esaurimento, mobbing o sindrome di burnout.
AltroStile • Pressione psicologica sul lavoro: come affrontarla
Pressione Psicologica AltroStile Salute E Benessere

Pressione psicologica: può derivare da diversi fattori, come rapporti conflittuali con i colleghi o superiori o un carico di lavoro eccessivo.

Esaurimento o mobbing

In alcuni casi, questa pressione psicologica può portare a esaurimento o sindrome di burnout. Tuttavia, è importante riconoscere che la pressione sul lavoro non è sempre negativa e può servire come stimolo per migliorare le prestazioni e la soddisfazione lavorativa.

Tuttavia, un recente studio condotto dall’Osservatorio Glickon, una società italiana specializzata in HR tech, ha dimostrato che l’80% degli intervistati ritiene che il benessere sul lavoro sia fondamentale per la felicità e la produttività. I risultati dell’indagine hanno evidenziato non solo l’importanza del benessere psicofisico, ma anche della valorizzazione economica e dei benefit, soprattutto per gli over 40.

Pressione positiva e negativa

La pressione sul lavoro può essere sia positiva sia negativa. La psicologa Kelly McGonigal sostiene che un certo grado di pressione sul lavoro può essere utile per stimolare le nostre capacità e rendere la vita lavorativa gratificante. Il confine tra lo stress positivo e negativo dipende in gran parte dall’atteggiamento dell’individuo nei confronti delle situazioni lavorative.

Quando le richieste sul lavoro superano le risorse e le capacità percepite di un individuo, si verifica uno stress negativo. Per affrontare questo stress, è importante lavorare sugli atteggiamenti mentali e concentrarsi su ciò che è nelle nostre mani. La psicologia definisce questo approccio come “locus of control interno”, che implica la focalizzazione sulle competenze, capacità e risorse a disposizione per affrontare le sfide lavorative.

Come gestire la pressione psicologica

Per gestire la pressione psicologica sul lavoro, è fondamentale coltivare relazioni positive con colleghi e superiori. Uno studio durato 80 anni condotto dall’Università di Harvard ha rivelato che le buone relazioni sul lavoro non solo rendono più felici e sani, ma anche più produttivi e orientati al successo.

È inoltre importante prendersi cura della propria salute fisica, poiché lo stress lavorativo può influire sul sonno e sull’efficacia nel lavoro. Per ridurre la tensione e lo stress, è consigliabile concedersi delle pause regolari durante la giornata lavorativa. Una ricerca condotta da Microsoft ha dimostrato che fare pause, anche brevi, può essere molto efficace per ridurre lo stress.

In sintesi, per affrontare la pressione psicologica sul lavoro, è fondamentale adottare un atteggiamento positivo e concentrarsi sulle risorse e capacità personali. Ecco alcuni consigli utili per gestire la pressione psicologica sul lavoro:

  1. Pianificazione e organizzazione: pianifica e organizza il tuo tempo per gestire meglio le scadenze e le priorità. Ciò può aiutare a ridurre lo stress e la sensazione di essere sopraffatti dai compiti.
  2. Comunicazione: comunica apertamente e onestamente con i colleghi e i superiori riguardo alle tue preoccupazioni e alle tue necessità. Una comunicazione efficace può aiutare a prevenire fraintendimenti e può contribuire a un ambiente di lavoro più armonioso.
  3. Rilassamento e mindfulness: pratica tecniche di rilassamento, come la meditazione, lo yoga o la respirazione profonda, per ridurre lo stress e aumentare la consapevolezza di te stesso e delle tue emozioni.
  4. Esercizio fisico: l’attività fisica regolare è essenziale per mantenere una buona salute mentale e fisica. Trova un’attività che ti piace e inseriscila nella tua routine quotidiana.
  5. Alimentazione sana: una dieta equilibrata e nutriente può aiutare a mantenere i livelli di energia e favorire la concentrazione e la produttività sul lavoro.
  6. Supporto sociale: cerca il sostegno di amici, familiari e colleghi quando ne hai bisogno.

Per saperne di più

Il mobbing, noto anche come “bullismo sul lavoro”, è un fenomeno che riguarda comportamenti ostili, ripetitivi e prolungati nei confronti di un lavoratore da parte di colleghi o superiori. Queste azioni possono includere umiliazioni, critiche ingiustificate, isolamento sociale, prevaricazione, diffamazione, sabotaggio del lavoro e altre forme di abuso psicologico o fisico sul posto di lavoro.

Il mobbing può avere gravi conseguenze per la salute mentale e fisica della vittima, portando a stress, ansia, depressione, disturbi del sonno, perdita di autostima e, in alcuni casi, può contribuire allo sviluppo della sindrome da burnout. Inoltre, il mobbing può compromettere la produttività e il benessere generale dell’ambiente lavorativo.

È importante riconoscere i segnali del mobbing sul lavoro e intervenire tempestivamente per proteggere la vittima e prevenire ulteriori abusi. Le aziende dovrebbero mettere in atto politiche e procedure per prevenire e affrontare il mobbing sul lavoro, offrendo formazione e supporto a dipendenti e dirigenti.

AltroStile • Pressione psicologica sul lavoro: come affrontarla
Articolo a cura di:

Patrizia Landini

Giornalista di Salute e Benessere

La nostra TV che da sempre è la nostra finestra sul mondo della crescita evolutistica dell’umanità.
Dal 2011 Partner Ufficiale di YouTube, seguirà costantemente il nostro lavoro di divulgazione e supporto delle buone pratiche